Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale neanche è vero che i socialisti del Sud, perché non posseggono il presente, non hanno nulla da perdere; hanno anzi l'avvenire, che a noi non può essere tolto. Certo, questa via di redenzione non è breve e piana: brevi e piane sono le utopie. Ma è la brevissima fra tutte, perché sola approda. Per abbreviarla ancora, socialisti del Nord e socialisti del Sud hanno un dovere medesimo: gonfiar meno le gote, leticar meno ed operare di piu. Fu detto che si va a ritroso; che il partito è in disgregazione; c'è un punto di vero. Pure, giammai l'Italia fu cosi da prendere, cosi a portata della mano. Ma biso– gna saperla stendere. L'organizzazione lavoratrice non ebbe fin qui quasi altro incre– mento numerico, e qua e là declina. GH è che si arrabatta nel vuoto. La mania degli scioperi e il difetto di alimento interiore surrogarono assai bene la reazione dimissio– naria. La rosolia del rivoluzionarismo verbale e verboso, la cosidetta (non sappiamo perché) "propaganda socialista pura" costituiscono un alibi all'accidia perfetta e un magnifico trespolo al perfetto demagogismo. Noi l'abbiamo vista servire (non lontano è il tempo e j1 paese) di specchietto elettorale per carpir voti agli scalmanati, ai placidi borghesi, ai repubblicani odiatori del socialismo, e persino, mescolata a un zinzi di divorzio, compiacenti soffietti _alle gazzette ufficiose: perché, nulla toccando di vivo, colle apocalissi fantastiche e infinitamente lontane, non sgomenta e non turba nessun interesse e nessuno. Noi giochiamo ancor troppo al fantoccio del socialismo. Sempre polemiche meridionali! ( ultima e definitivtt )1 Carissimo Turati, la questione meridionale comincia a diventare troppo lunga e noiosa; ma giuro a te e ai lettori della Critica che, dopo avervi afflitti per quest'al– tra volta, non vi affliggerò mai piu. I. Riforma elettorale L'idea da te enunciata di una nuova distribuzione dei collegi eletto– rali, in modo che i collegi del Mezzogiorno, il cui contingente di elettori a stento raggiunge il terzo o la metà di quelli del Piemonte e della Li– guria, sarebbero ridotti in numero, togFerebbe senza dubbio alla classe latifondista buona parte dell'influenza rovinosa da essa goduta in grazia 1 Riprodotto in Scritti sulla questione meridionale cit., pp. 166-182. [N.d.C.] 270 BibliotecaGino Bianco

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