Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale possiamo marciare separati dai socialisti del Nord, ai quali toccano, perché sono i piu forti, le iniziative. I socialisti del Sud dovrebbero inoltre comprendere che, se il mini– stero Giolitti-Zanardelli nel Sud non ha che continuato a far del male, nel Nord è stato utile allo sviluppo della potenza proletaria, ed è naturale che i socialisti del Nord sieno ministeriali. E, poiché oggi come oggi la caduta del ministero Zanardelli e il succedergli del ministero Sonnino pro– durrebbe danni gravi alla libertà del Nord, e non frutterebbe per il Sud che la sostituzione di alcune camorre amministrative ad alcune altre, con una maggiore potenza economica e politica della classe latifondista, perciò i socialisti del Sud devono sopportare in pace che il gruppo parlamentare socialista continui a sostenere il Ministero. Viceversa, i socialisti del Nord devono ricordarsi sempre che, se le loro regioni in questi ultimi due anni di vita italiana han guadagnato qualcosa, esiste anche un'altra Italia - con rispetto parlando - meridio– nale, che è rimasta a denti asciutti. E su questa Italia meridionale si è pre– cipitato l'onorevole Sonnino ad accaparrarsi per una seconda volta la classe latifondista con l'abbuono della imposta fondiaria, come se l'era già acca– parrata una prima volta al tempo della dittatura crispina con l'aumento del dazio sul grano. Se essi quindi continueranno ad ammirare ed a pal– peggiare le loro organizzazioni economiche, giocherellando col sale zanar– delliano, trascurando la questione meridionale, oppure dichiarando, con la beata placidità dei ben •pasciuti e dei soddisfatti, che la questione meridio– nale non si può risolvere con l'azione del Governo, ma dev'essere l'opera di là da venire di quei poltroni dei meridionali stessi, credilo pure, caro Turati, o si avrà il caso di una reciproca elisione fra il socialismo del Nord e quello del Sud, oppure - forse questa è l'opinione piu probabile - ab– bandonati soli a combattere in un paese difficile e arretrato, senza nessuna parola utile davvero al Mezzogiorno da contrapporre alla parola .sonni– niana, noi saremo sopraffatti, ci sbanderemo, ci metteremo a scrivere libri di materialismo storico concentrato nel vuoto, grideremo in mancanza d'altro: "Viva la repubblica," diventeremo magari sonniniani, insomma, saremo finiti. E insieme con noi sarete finiti anche voi e le vostre organiz– zazioni economiche, o felici compagni del Nord, perché i baroni sudici, alleati coi moderati nordici, sotto la guida dell'onorevole Sonnino, divore– ranno voi dopo aver bevuto noi. Dunque? Dunque, in quest'anno in cui scadono i trattati di commer– cio, scadono le convenzioni ferroviarie, si maturano le elezioni generali, approfittate della libertà zanardellesca, ma approfittatene non tanto per continuare a ingrassare le organizzazioni economiche, ma per volgere le vostre forze all'assalto della questione meridionale, che è la piu esigente di tutte, che è questione "vostra" piu che nostra; perché noi, caro Turati, non abbiam nulla da perdere, purtroppo, ma voi siete sull'orlo dell'abisso: o voi tirate su noi, o noi tiriamo giu voi. 266 BibliotecaGino Bianco

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