Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale un disavanzo di 11 mila lire. Si ripresero le trattative, e vi fu anche un'adu– nanza del Consiglio, nella quale l'avv. S. De J udicibus, che è stato poi sindaco coi clericali, dichiarava che intorno al vescovo vi era una cricca nemica del paese. Avendo il Consiglio deliberato di costruire un locale proprio per l'istituto, il vescovo ebbe paura, corse ad accomodarsi, e, men– tre prima pretendeva lire 7009 l'anno, poi si contentava di 3800, e cosf si seguitò fino al 1899. Questi incidenti, nei quali il vescovo non fa bella figura, ma fa la figura dell'usuraio, il sig. Panunzio nella Sferza Ii ha chiamati disappunti si guarda bene dal dire in che consistevano; loda però poco dopo la gene– rosità del vescovo. Nel 1899, avendo il vescovo protestato contro l'ammissione delle donne nelle scuole, i radicali, ridotti alla disperazione, costruirono l'edificio scola– stico. E di qui comincia la guerra a morte del vescovo contro i radicali, accusati di essere nemici della religione! E la ragione dell'odio feroce si capisce; il Municipio, avendo oramai un locale proprio per le scuole, non è piu obbligato ad andare a battere alla porta del Seminario. Si è detto che la costruzione dell'edificio scolastico fu un pessimo af– fare finanziario. Non è vero. Il capitale speso di L. 116.000 consisteva prima in titoli di rendita che fruttavano L. 4800 l'anno. Prima si pagavano al vescovo L. 3800 per il fitto di 9 locali; ora invece con 4800 lire il Muni– cipio ha un magnifico edificio proprio di venti locali, nel quale stanno le scuole classiche, le scuole tecniche ed alcune scuole elementari, che altri– menti avrebbero pesato sul bilancio per le relative pigioni. E gli stessi nostri avversari, lo stesso vescovo, vengono a dimostrare, con la loro condotta, l'utilità ricavata dal paese dalla costruzione dell'edi– ficio scolastico. Infatti, dopo tale costruzione, essendo caduta l'amministra– zione radicale, l'amministrazione clerico-moderata poteva fare col vescovo una nuova convenzione, mercé la quale il vescovo rinunziava alla nomina dei professori e s'impegnava a contribuire alle spese del liceo-ginnasio per tutto quanto avrebbe superato la spesa di 10 mila lire, che rimaneva ad– dossata al Municipio. E poiché le spese erano preventivate in lire 20 mila, cosf nel bilancio del 1902 i clerico-moderati mettevano nelle entrate lire 1 O mila pagate dal vescovo al Comune. Quale miracolo! Il vescovo che una volta difendeva alteramente i suoi diritti sulle nomine dei professori, oggi rinunzia ad essi; il vescovo che una volta dichiarava un deficit di 11 mila lire e pretendeva 7000 lire pel fitto dei locali, oggi rinunzia al fitto dei locali, si dimentica di avere 11 mila lire di disavanzo e paga 10 mila lire! Chi ha fatto il miracolo? lo fecero i radicali, costruendo l'edificio scola– stico e liberando il Municipio dalle imposizioni di chi, per essere proprie– tario di un grande locale, pretendeva tener genuflesso ai suoi piedi un in– tero paese. Ed ora? Ora che il vescovo è venuto a Canossa, conviene a noi accet– tare le sue offerte? Non conviene, perché non ;,tbbiamo piu bisogno di Il.li,. 258 BibliotecaGino Bianco

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