Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale Del bilancio italiano, dice il Labriola, dobbiamo disinteressarci, perché, tanto, il nostro Programma minimo porterebbe un aumento di spesa. Nego anzitutto che nell'insieme il nostro Programma minimo porterebbe un aumento di spesa: per esempio la nazione armata non sarebbe piu costosa dell'esercito stanziale, come vuole il Von der Goltz - del quale non ho letto il libro ma mi insospettisce il von; il colonnello Feis, nel 1887, notava che la Svizzera con 16 milioni annui poteva mettere insieme 200.000 uomini di prima linea e 300.000 di Landsturn; col sistema dell'esercito stanziale 16 milioni basterebbero appena a 15 mila uomini; fatte le debite proporzioni, si vede che l'Italia con la spesa attuale potrebbe mettere in– sieme una buona coppia di milioni di uomini armati e, siccome di tanti non ci è bisogno, è evidente che il numero attuale, passando dall'esercito stanziale alla nazione arma'ta, porterebbe una ragguardevolissima economia. Ma, a parte queste discussioni di dettaglio, sostengo che, se il Pro– gramma minimo dovesse portare oggi un aumento di spesa, sarebbe as– surdo e dovrebb'essere abbandonato e sostituito con un altro. Salvo che il Programma minimo si consideri non come programma immediato, ma come programma iniziale del futuro Governo socialista. Idea, che mi pare impossibile possa albergare in un cérvello come quello del Labriola; se non altro, perché ci obbligherebbe ad avere un programma futuro, al quale sarebbero perfettamente indifferenti le condizioni nostre attuali e che si applicherebbe ad un paese che non è ancora. Il resultato sarebbe che quel Programma minimo entrerebbe nel quadro del Programma massimo e saremmo obbligati ad escogitare un altro Programma minimo, cioè il vero programma immediato necessano. [Da "Critica Sociale," 1 settembre 1900, firmato: x.J Il Governo e Napoli Appena pronunziata la sentenza nel processo Casale,1 è stata un'in– vocazione generale di provvedimenti governativi. Se perfino quando piove 1 Alberto Aniello Casale, deputato di Napoli, era stato oggetto da parte del settimanale socialista "La Propaganda" di duri attacchi, culminati nella pubblicazione di un numero spe– ciale del giornale, nel dicembre 1899, intitolato Contro la Camorra. Querelatosi il Casale venne condannato e dovette dimettersi da deputato. Conseguenza di tali fatti fu un'inchiesta sull'amministrazione comunale di Napoli, promossa dal presidente del Consiglio Saracco ed affidata al senatore Giuseppe Saredo, che provocò il deferimento alla magistratura del sindaco di Napoli Celestino Summonte e di alcuni suoi collaboratori. [N.d.C.] 204 BibliotecaGino Bianco

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