Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Movimento socialista e questione meridionale A ragion veduta, mi accorgo ora che son io a non esser piu d'accordo con lui: infatti, pel bisogno di determinare bene e di concretizzare, ho finito col moltiplicare le poche idee di prima. La formola quindi, che deve presiedere alla compilazione del programma immediato, va modifi– cata: Poche idee fondamentali, sotto le quali possano classificarsi e di– sporsi le idee particolari. [Da "Critica Sociale," 1 agosto 1900, firmato: x.J A proposito del!'obbiettivo e limiti del Programma 1 minimo Risposta ad Arturo La,briola La definizione che Arturo Labriola2 dà del Programma mm1mo, è giustissima: "Il Programma minimo del partito socialista è l'insieme delle riforme politico-sociali, che preparano ed iniziano la trasformazione so– cialista." E in seguito il Labriola aggiunge: "Tutto ciò che eleva mate– rialmente e moralmente la classe lavoratrice è nelle vie ed interpreta lo spirito della riforma socialista." Sono su per giu le stesse idee, che noi esponevamo nella Critica Sociale due anni addietro, criticando la dichia– razione Turati approvata al Congresso di Bologna: Sono riforme socialiste, noi scrivevamo allora, tutte quelle che direttamente o indirettamente - questi avverbi sono inutili - aumentano la potenza del proletariato e sollecitano la trasformazione del mondo capitalistico nel senso della socializzazione della proprietà privata. 3 1 Di piu d'una delle osservazioni del presente articolo è fatto tesoro della Relazione inserita piu sopra. È tuttavia opportuno - nella imminenza della discussione al congresso - che l'ar– gomento trovi qui il piu ampio svolgimento. [N. della "Critic,1 Sociale. "l 2 Cfr. ARTURO LABRIOLA, Obbietto e limiti del Programma minimo. Nota sommaria, in "Critica Sociale," 1 agosto 1900. Arturo Labriola fu tra i maggiori esponenti del socialismo napoletano, redattore del battagliero settimanale di Napoli "La Propaganda" poi direttore a Milano nel 1902 di un giornale "l'Avanguardia Socialista," che divenne organo della corrente sindacalista rivoluzionaria della quale Labriola stesso fu il maggior rappresentante in · Italia. Espulso nel 1908 dal partito con la sua corrente, partecipò ancora alla lott~ politica in veste di socialista indipendente e fu per qualche tempo sindaco di Napoli, alla testa di un blocco popolare e ministro del Lavoro nell'ultimo gabinetto Giolitti. [N. d. C.] 3 "Critica Sociale," 1 maggio 1898, p. 132. 200 BibliotecaGino Bianco

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