Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

La questione meridionale e il federalismo Perché è un fatto innegabile che, se i meridionali detestano i set– tentrionali, questi ripagano di egual, ed anche migliore, moneta gli altri. È opinione diffusissima nel Nord che il Sud paghi molto meno tasse del Nord e goda di tutti i favori del Governo: è un parassita che dà poco e prende molto. Lo sfruttamento economico è accompagnato dalla corruzione politica, della quale il Sud è la inesauribile sentina. Un corrispondente vuol dare al suo giornale un'idea .della corruzione elettorale del suo col– legio? non mancherà di scrivere, per dare un'idea sintetica della situazione: "Pareva di essere nel Mezzogiorno." Un sottoprefetto o un delegato fanno i prepotenti? gli si dice subito: "Caro lei, crede forse di essere nel Mez– zogiorno?" Crispi è il brigante "meridionale" per eccellenza. In un arti– colo - del resto ottimo - su La fine di un regno di Raffaele de Cesare, pubblicato non è molto nell'Educazione Politica di Milano, ho raccolto i seguenti fioretti meridionali: "Per chiunque ha un po' d'onore e un po' di sangue nelle vene, è una gran calamità molte volte nascere napoletano" (parole di Carlo Filangieri, messe come epigrafe all'articolo); "uno scrit– tore di idee moderate, un meridionale per giunta, ha saputo ritrovare in se stesso tanta onestà scientifica"; ".il racconto di questo viaggio (il viaggio trionfale di Ferdinando II nel '52) può dar la misura di quel che valgano le acclamazioni del popolino meridiopale," "quella P?Vera plebe meridio– nale, ignorante e superstiziosa, alb quale manca ogni educazione politica ed ogni senso pur collettivo di dignità personale." Per l'autore evidente– mente uno scrittore moderato meridionale non può non essere peggiore di . d . 1 1 d ·d " 1 b " " .d. 1 " uno scnttore mo erato settentnona e; e ue 1 ee: p e e e men 10na e sono inseparabili; nel Nord di plebe non ce n'è; o se ce n'è, è plebe per bene, è plebe... sette~trionale. Un romagnolo, col quale sono stretto da calda amicizia, credette una volta di farmi un gran complimento, dicendo– mi: "Pare impossibile che tu sia meridionale!" Ergisto Bezzi, ottimo cuore di repubblicano e di cittadino, che fu aiutante di campo di Garibaldi nella spedizione di Sicilia e di Napoli, mi diceva un anno fa: "Il mio piu gran rimorso è quello di aver accompagnato Garibaldi nel Sud; il Sud doveva rimanere ancora sotto i Borboni." Un fraterno augurio, che io ho sentito molto spesso fare dai settentrionali ai meridionali, è che le acque del mare ricoprano tutta l'Italia da Roma in giu. I nordici disprezzano, come dicon essi, i sudici; e i sudici detestano con tutta l'anima i nordici; ecco il prodotto di quarant'anni d'unità. Questo non impedisce naturalmente che nelle relazioni, diciam cosf, ufficiali fra le due sezioni del paese scorrano fiumi di fratellanza e di latte e miele; piu profondo anzi si scava l'abisso fra Nord e Sud, e piu i di– scorsi degli uomini politici e gli articoli dei giornali settentrionali traboc– cano di saluti alle terre del sole e di proteste di solidarietà pei figli pre– diletti della patria; e in compenso volano dal Sud verso il Nord applausi e auguri ai fratelli iniziatori del nostro - ahi! - Risorgimento. A che cosa servirebbe - Dio buono! - la parola se non a nascondere le idee? 159 BibliotecaGino Bianco

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