Gaetano Salvemini - Movimento socialista e questione meridionale

Sempre dritto! 6) Date queste sciaguratissime condizioni, che la tattica esclusiva– mente elettorale non può modificare, noi, pur non trascurando mai di dif– fondere - per quanto ci sarà possibile - la coscienza socialista, pur non trascurando il lavoro el~ttorale che ci differenzia dagli anarchici, dobblamo in ispecial modo utilizzare le forze di cui oggi disponiamo per conquistare con metodi - che non possono essere elettorali - quelle condizioni di li– bertà politica stabili e definitive, senza delle quali uno sviluppo legale e continuo del nostro partito è assolutamente impossibile. Spero di essermi spiegato abbastanza chiaramente o almeno d'essere riuscito a stabilire alcune basi logiche, sulle quali i cervelli fini dei lettori potranno edificare quelle conclusioni, che io non credo necessario di espor– re m questo momento al vento... della tramontana. * Può il nostro partito prqcedere nella vita politica con metodi che non sieno esclusivamente elettorali? Il Ferri dice che i socialisti son rivoluzionari non perché vogliono arri– vare al collettivismo con la violenza, ma perché vogliono trasformare tutta la società; e in questo siamo tutti d'accordo; ma da questo principio il Ferri ricava che la tattica politica del partito è esclusivamente elettorale; e in questo non siamo punto d'accordo. La tattica del partito non è né eletto– rale, né extralegale; è quello che le éircostanze permettono che sia. Negli ordini del giorno del Congresso di Reggio Emilia 3 si parla sempre di azione politica e non di azione elettorale esclusivamente; nel Congresso di Firenze nella seduta pomeridiana in cui si discuteva la questione dell'organizza– zione, ricordo che il Ferri aveva proposto un ordine del giorno, in cui si parlava di azione elettorale; il Bissolati osservò che bisognava dire azione politica, perché se è resa impossibile l'azione elettorale, il partito deve usare altri mezzi di lotta; e, ricordo anche, il congresso applaudL Finalmente credo che si possano raccogliere a centinaia le manifesta– zioni di congressi e di altri autorevoli compagni, dai quali appare che il partito preferisce la tattica elettorale dove essa è possibile; ma ricorre. ad altri mezzi, quando il diritto elettorale o manca o è un'irrisione. Inoltre, quando il Ferri dice che il partito socialista è rivoluzionario perché vuole trasformare tutta la costituzione sociale sostituendo alla pro– prietà privata la proprietà collettiva, e non solamente riformare qualcuna fra le piu violente ingiustizie, mi pare che, pur essendo noi tutti perfetta– mente d'accordo sull'idea fondamentale, ci si debba spiegar bene sul si– gnificato che si vuol dare alle parole "trasformare tutta la costituzione sociale." 3 U U Coll61'esso del parti~o sociali$ta {18, 20 settembre 1893). [N.d.C.] 97 BibliotecaGino Bianco

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