Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte prima per l'Africa meridionale ne è un segno precursore ... Nello stesso modo la Francia è sospinta nel campo opposto dal doppio fine della sua politica estera: il riacquisto, cioè, dell'egemonia continentale, e la formazione di un vasto impero coloniale colla riduzione del Mediterraneo a lago francese. 31 E ancora nel febbraio del 1902, il prof. Giacomo Barzellotti lanci'ava le seguenti luminose vedute verso il passato e verso l'avvenire, come ad un filosofo di professione ben si addice: Il germano vero, massime que_llo del nord, è propriamente l'amico nato dell'Italia. Da nessuna altra nazione noi siamo stati studiati e compresi cosi a fondo come dalla tedesca... Chi però guarda le cose del mondo con l'occhio della ragione, sa troppo bene che l'Italia non può contare sulla amicizia della Germania, se non ad un patto: di com– portarsi in modo da aver sempre presente l'impegno, l'interesse e il bisogno, che la Germania ha non solo di star bene con l'Austria, ma di favorirne l'orientamento nuovo verso l'Est e verso i popoli slavi... Non c'è bisogno d'essere profeti per prevedere sin da ora che l'urto, inevitabile tra l'Inghilterra e la Russia, il quale forse deciderà del futuro assetto politico d'Europa e del mondo, avrà per pretesto e per campo la maggiore delle colonie inglesi, l'India ... Ciò, che ora, dopo Fascioda, lega piu strettamente la Francia alla Duplice, è non tanto il bisogno che la Francia ha di assicurarsi contro la Germania, quanto quello di avere nella Russia una alleata possibile contro l'Inghilterra. 32 , Se il principe di Biilow ebbe, notizia, fra il 1898 e il 1902, di queste e delle altre numerose profezie consimili, che sbocciarono in Italia in quel tempo agitato, non ci avrebbe certamente scommesso sopra. , 6. La questione di Koweit La Germania, nei suoi rapporti con l'Inghilterra, era obbligata ad una grande cautela, specialmente dopo avere iniziata l'era delle grandi costruzioni navali. La flotta - spiega il principe di Biilow - doveva essere costruita senza urtare l'In– ghilterra, che non avremmo ancora potuto affrontare per mare... Se fossimo stati nemici dell'Inghilterra, avremmo avuto poca speranza di arrivare allo sviluppo di potenza mondiale e marittima, al quale siamo poi giunti ... Durante i primi dieci anni, dopo il progetto per la marina del 1897 e l'inizio della costruzione delle nostre navi, una politica inglese, decisa a tutto, sarebbe stata certamente in caso d'interrompere benissimo e violentemente lo sviluppo della Germania in potenza marittima e renderci inoffensivi prima che aves– simo avuto il tempo di metter forti radici sul mare. 33 N " ·1 " d fi h' ·1 " . d . essun urto osti e, unque, ne e non sia passato 1 peno o cri- tico" delle costruzioni navali; anzi buone relazioni, e accordi quanti fossero possibili per liquidare singole .contestazioni coloniali, utilizzando gli imba– razzi, da cui era irretito in Africa l'imperialismo britannico, per apnre 31 CAMERA DEI DEPUTATI, Discussioni, XX Legislatura, 2a sessione, pp. 988-9. 32 Alla vigilia della scadenza della Triplice, nella "Nuova Antologia," 15 febbr-aio 1902, pp. 606-07-14-16. 33 BiiLOW, Germania imperiale, pp. 22-3-36-42. 48 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=