Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915 mano la concessione della grande linea ferroviaria di Koniak nell'Asia Mi– nore e nella Mesopotamia. Questa politica ferroviaria tedesca, minacciando lo statu quo economico e militare del prossimo Oriente, doveva fare i conti o prima o poi con la opposizione dell'Inghilterra. Inoltre, nell'Africa meridio– nale, la repubblica del Transwaal, minacciata di essere assorbita dall'Inghil– terra, domandava· protezione al governo tedesco. Era un ricco territorio, e valeva la pena per il governo tedesco di opporsi alla politica britannica. Sorse cosf nelle cancellerie di Pietroburgo, di Berlino, di Parigi, il piano di una intesa continentale europea contro l'Inghilterra. E via via che la du– plice franco-russa accentuava il suo orientamento antinglese, anche Gu– glielmo II abbandonava la politica anglofila dei suoi primi anni e lavorava al piano della intesa continentale. Non è il caso di fare qui la storia di questo grande tentativo, che doveva fallire per il rifiuto tenace dei governanti francesi ad abbandonare esplicitamente ogni speranza di rivendicare l'Alsazia-Lore– na. Basterà ricordare i momenti capitali in questa serie di eventi. Maggio 1894: sale al ministero degli esteri in Francia, Hanotaux, colo– niale, desideroso di una intesa con la Germania. Immediatamente egli si met– te d'accordo con la Germania, e protesta contro la politica dell'Inghilterra nel- 1' Africa centrale. Viene stabilito in questi mesi il programma di una spedizio– ne francese, che nell'Africa occidentale attraversasse il Sahara, per arrivare al Sudan, e risollevare la questione d'Egitto. Ottobre 1894: l'anglofilo Caprivi è sostituito nel Cancellierato germani– co dal russofilo principe di Hohenlohe. Aprile 1895: azione comune della Russia, della Germania, della Fran– cia, nell'Estremo Oriente, nella guerra cino-giapponese. , Giugno 1895: partecipazione della flotta francese, insieme con la flotta russa, alle feste per la inaugurazione del canale di Kiel. 2 gennaio 1896: il famoso telegramma di Guglielmo II al presidente del Transwaal Kriiger, contro la politica britannica. Data questa interpenetrazione franco-russo-germanica contro l'Inghilter– ra, si capisce che la impulsività di Crispi suscitasse inquietudine non solo in Francia, ma anche in Germania, potendo turbare le relazioni franco-germa– niche. Perciò il governo tedesco richiamò da Roma l'ambasciatore Solms, che al tempo del primo ministero Crispi aveva fatto la parte dell'agente provo– catore, e mandò a Roma il futuro Cancelliere dell'impero, Biilow, col nuovo programma di consigliare "replicatamente" ai governanti italiani che "tro– vassero modo di accordarsi con la Francia su tutte le speciali questioni che interessavano i due paesi." Naturalmente anche l'ambasciatore austriaco insi– steva che un'alleanza pacifica, qual era la Triplice, doveva essere perfettamen– te compatibile con le relazioni amichevoli di ciascuna alleata tanto con la Russia quanto con la Francia. Erano passati i tempi, quando Bismarck faceva "il marito geloso" e si scandalizzava perché l'Italia si permetteva di " coque- . ter avec la France." 341 BibliotecaGino Bianco

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