Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La politie~ estera dell'Italia dal 1871 al 1915 ostili. Ma i governi di Berlino e di Vienna respinsero sempre inesorabilmente questi tentativi. Per esempio, nel luglio 1882, due mesi dopo la firma del trattato, il governo inglese invitò il governo italiano ad associarsi con l'Inghilterra. nella occupazione dell'Egitto. Prima di impegnarsi, il governo italiano domandò ai governi dei due imperi alleati se avrebbe potuto fare assegnamento sul loro appoggio, nel caso che l'intervento anglo-italiano in Egitto avesse suscitato complicazioni con la Francia. I governi di Berlino e di Vienna risposero concordi che l'Italia doveva agire "a suo rischio e pericolo," essendo il caso estraneo agli impegni della Triplice. Sempre nel luglio 1882, Robilant e Kalnoky discutevano la. eventualità che la Francia, dopo avere occupato la Tunisia occupasse la Tripolitania. Il ministro degli esteri austro-ungarico dichiarò che questo fatto non "sarebbe stato di natura da fare uscire l'Austria-Ungheria dalla sua attitudine passiva." E anche il conte de Launay, ambasciatore italiano a. Berlino, prevedeva che la Germania si sarebbe disinteressata alla sorte di Tripoli, perché il mutuo appoggio fra gli alleati era promesso solamente "nei limiti dei propri interessi," e gl'interessi tedeschi non sarebbero stati danneggiati da una im– presa della Francia su Tripoli. Come non conteneva nessun patto di solidarietà coloniale, cos1 il trat– tato del 1882 non conteneva nessuna clausola che riguardasse le questioni balcaniche. Il governo tedesco e il governo austriaco non riconobbero nel 1883 al governo italiano nessun diritto di intervenire in questo genere di affari. È vero che l'articolo primo del trattato impegnava i tre governi a scambiarsi le idee sulle questioni politiche ed economiche di natura generale. Ma i governi di Berlino e di Vienna non comunicarono al governo di Roma il trattato del 1879, in cui la Germania e l'Austria s'impegnavano ad appog– giarsi reciprocamente in una guerra provocata. dalla Russia. E non comuni– carono neanche il trattato del maggio 1881 fra Germania, Russia e Austria sulla questione balcanica. Nel marzo 1884 quando i tre imperatori rinno– varono per altri tre anni il trattato del giugno 1881, neanche questo atto diplomatico fu comunicato al governo italiano. Nel settembre del 1884 quando i tre imperatori convennero a Skiernewice, e il governo italiano accennò a domandare di essere messo a parte delle conversazioni, ì due governi alleati risposero che si era parlato di problemi orientali e balcanici, h " 1 . " ll'I 1 · c e erano competa.mente estranei a ta ia. È evidente che, fra il 1882 e il 1887, la questione d'Oriente, secondo i governi di Berlino e di Vienna, non era una questione di natura generale, in cui fosse interessata anche l'Italia, ma era una questione di natura speciale, che interessava solamente i governi di Berlino, di Vienna e di Pietroburgo. Questi fatti sono fondamentali per chi voglia comprendere il carattere della Triplice Alleanza del 1882. La Triplice non fu nel 1882 - e, del resto, non fu mai - un patto di solidarietà incondizionata fra i tre alleati. Era, 319 BibliotecaGino Bianco

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