Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte terza noi dobbiamo esaminare quali reali probabilità di guerra si sarebbero pre– sentate nel 1882, per ciascuno dei tre paesi alleati, se la Triplice Alleanza non fosse esistita. La Germania avrebbe dovuto premunirsi contro il rancore della Francia, per la questione dell'Alsazia-Lorena. L'Austria era minacciata dal rancore e dalle aspirazioni dei panslavisti russi nella penisola balcanica. Se la "Lega dei tre imperatori" ricostituita nel 1881 non fosse stata rinnovata alla scadenza, nel 1884 un'alleanza franco-russa poteva, da un momento all'altro, minacciare la Germania e l'Austria. E l'Italia se non avesse fatto parte della Triplice Alleanza, e se avesse aderito alla duplice franco-russa, avrebbe reso piu difficile la posizione degli imperi centrali. Una guerra d'aggressione, invece, della Francia contro l'Italia era estre– mamente difficile. Certamente le relazioni italo-francesi, dopo il fatto di Tunisi, erano assai torbide. Ma nel governo francese, come è dimostrato da tutti i documenti finora conosciuti, mancava ogn1 desiderio di guerra contro l'Italia. Prevaleva piuttosto il concetto di placare l'Italia, offrendole mano libera verso la Tripolitania. Un accordo su queste basi venne piu volte proposto dal governo di Parigi a quello di Roma fra il 1882 e il 1887. Dunque, per la Germania e per l'Austria il pericolo di una aggressione franco-russa era assai maggiore che non fosse il pericolo di un'aggressione francese per l'Italia. Non c'era nessuna proporzione fra l'alea a cui 'si esponeva l'Italia, promettendo la sua solidarietà difensiva alla Germania .contro la Francia, e l'alea a cui si esponevano gli imperi centrali, promettendo la loro solidarietà difensiva all'Italia contro la Francia. Ad un resultato analogo dobbiamo pervenire, se prendiamo in esame l'obbligo di reciproca benevola neutralità, per il caso che una delle Potenze alleate dichiarasse una "guerra di difesa preventiva" contro la Russia o contro la Francia. La Germania era forte abbastanza perché il governo di Berlino potesse pensare ad una "guerra preventiva" contro la Francia, dopo essersi assicurata, da un lato, la neutralità benevola dell'Italia e dall'altro la solidarietà dell'Austria per il caso di un eventuale intervento della Russia. L'Austria era anch'essa forte abbastanza per pensare ad una "guerra pre– ventiva" contro la Russia, se la Russia si fosse intrigata in una nuova avventura balcanica od asiatica, qualora l'Italia fosse rimasta neutrale. L'Italia, con le sue sole forze, non era in grado di assalire la Francia. Quindi la promessa di benevola neutralità, data dalla Germania e dall'Austria per questo caso, ~ra una promessa illusoria. La situazione dell'Italia nella Triplice Alleanza del 1882 appare anche piu sfavorevole, se osserviamo la situazione militare dei tre Stati alleati. Tanto nel caso di una guerra difensiva, quanto nel caso di una guerra pre– ventiva della Germania e dell'Austria contro la Russia e la Francia, l'Italia lasciava liberi gli imperi centrali di concentrare tutte le loro forze verso l'est e verso l'ovest. Inoltre, nel caso di una guerra aggressiva promossa dalla Francia contro la Germania, l'Italia contribuiva attivamente alle operazioni 316 BibliotecaGino Bianco

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