Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte terza di ignorare gli argomenti dell'altra parte per non essere costretto a ricono– scere che non sa come demolirli, e nello stesso tempo proclama. che l'altra parte non ha il "menomo indizio" per sostenere la sua tesi. Ti ringrazio, caro Barbagallo, della cortese ospitalità. E spero che i lettori della Nuova Rivista Stort·ca riconosceranno che questa è una discus– sione di notevole interesse scientifico, e non - come la ridurrebbe il signor P.-C. - un poco interessante groviglio di pettegolezzi personali.* * Abbiamo sperato fino all'ultimo momento che queste bozze potesse correggerle perso– nalmente il nostro collaboratore. La nostra speranza è stata vana. Non ci resta che augurare a lui, sinistramente colpito dai casi recentissimi che tutti sanno, un rapido e felice ritorno a quegli studii, che forse non avrebbe mai dovuto interrompere. Gli spiriti della sua tempra pos– sono studiare, non mai debbono vivere, la vita politica che li circonda! (N.d.R., beninteso della "Nuova Rivista Storica 11 ). 290 BibliotecaGino Bianco

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