Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Capitolo primo Le origtnt Sommario: 1. I trattati del 1882. - 2. La questione romana nel 1882. - 3. Il conte di Robilant e il rinnovamento del 1887. - 4. I trattati del 20 febbraio 1887. - 5. L'accordo con l'Inghilterra. - 6. L'Inghilterra e la Triplice. I. I trattati del 1882 Nel settembre del 1900, Francesco Crispi, accennando alle ongm1 e ai successivi rinnovamenti della Triplice Alleanza, scriveva che "nel 1882, l'I– talia, col consenso delle due altre potenze, accedette al trattato d'alleanza fra la Germania e l'Austria-Ungheria stipulato a Vienna il 7 ottobre 1879. 112 E stil.I' autorità del Crispi, si ritiene generalmente che uno degli atti costitu– tivi della Triplice sia consistito appunto nel trattato d'accessione. 3 Ma l'af– fermazione del Crispi è, almeno dal punto di vista diplomatico, inesatta. Nel 1882 non poteva esservi accessione dell'Italia al trattato del 1879, per la semplice ragione che il testo di questo documento, con una lealtà assai di– scutibile, fu tenuto per allora ignoto dalla Germania e dall'Austria all'Italia, mentre era comunicato alla Russia, e proprio, a quel che sembra, nel 1882.4 La comunicazione al Governo italiano fu fatta, essendo Ministro degli esteri appunto il Crispi, non prima del 29 sett.embre 1887, 5 quando cioè le potenze centrali si accingevano a comunicare il trattato finanche ai giornali, il che av– venne il 3 febbraio 1888. 6 L'atto diplomatico unico, in cui si costitu1 il 20 maggio 1882 la Tri– plice Alleanza, constava di un preambolo e di cinque articoli.' 2 Ultimi scritti, Roma, "L'Universelle," s.d., p. 361. 3 ANzILLOTII, La nostra guerra con l'Impero Austro-Ungarico e il trattato della Triplice Al– leanza, in "Rivista di diritto internazionale," settembre, dicembre 1915, p. 448. 4 L'ambasciatore russo Uxkull dice a Crispi il 5 febbraio 1888: "Noi conoscevamo da sei anni addietro il trattato" (Diari Crispi, in PALAMENGl-ll-CRISPI, F. Crispi: Politica estera, Milano, Treves, 1911, p. 228). Cfr. BISMARCK, Politische Reden, Stuttgart, Cotta, 1894, XII, 464; Pensieri e ricordi, Torino, Rosemberg et Sellier, 1915, II, 35. 5 Diari Crispi, cit., p. 216: "I due governi di Berlino e di Vienna stabilirono d'accordo di comunicarmi il trattato segreto del 1879 tra l'Austria e la Germania. Essi sono d'avviso che n~lla debba esser nascosto all'Italia. Con lettera di Bismarck del 20 volgente e con altra di Kalnoky del 24, i due ambasciatori sono stati incaricati di recarsi da me per darmi copia del trat– ~~_to. Il primo a giungere fu De Bruck; dopo venne De Solms. I due ambasciatori fecero rilevare importanza [!] dell'atto, come dimostrazione di grande fiducia in me dei due Gabinetti. Rin– graziando, dissi di meritarla." 58 6 Diari Crispi, cit., p. 226; cfr. ALBIN, Les grands traités historiques, Paris, Alcan, 1911, p. ; SINGER, Geschichte des Dreibundes, Leipzig, Rabinowiz, 1914, p. 88. 7 • Cl-llALA, Pagine di storia contemporanea: La Triplice e la Duplice Alleanza, Torino, Roux Frassati e C., 1898, p. 312: "Si era rimasti intesi che un identico trattato si sarebbe firmato fra ~e tre pot_enze." Il Chiala utilizzò per la sua opera, che è fondamentale per questo periodo storico, 11 carteggio del conte di Robilant. Avendo potuto studiare, grazie alla cortesia del conte Edmondo 3 BibliotecaGino Bianco

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