Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Pt-efazione _ A conclusione di quanto esposto è lecito domandarsi quale valore abbiano le lezioni di Londra, speet'almente per il periodo posteriore al 1887, per il quale S. non poteva disporre di documenti quali la corrispondenza di Robilant. La risposta ce la dà Carlo Morandi, che, come abbiamo veduto, curò la prima edizione. "Quadro suggestivo della politica estera italiana dal '71 al '15; né gli toglie valore ed efficacia il fatto che in un ventennio, altre fonti ( quasi tutte stram'ere) ed altri studi ( Salvatorellt', Sandonà, Salata, Tomma– sini ...) si siano posti accanto a quel primo lavoro. Il quale serba tuttavia il merito di aver aperto la strada e d'esser giunto a rist1_ltatiche in notevole parte hanno retto alle prove delle scoperte documental"ie recenti e degli studi ulteriori. È un disegno lucido e colorito, ben coordinato, ricco di scorci vivaci, d'un nostro cinquantennio di relazioni internazionali ... Il S. si muove con occhio esperto tra ministri e ambasciatori dei nostri tempi non meno che fra mercanti, banchieri e arti'giani della Firenze medievale, ma è troppo avveduto pe,· lasciarsi sedurre dal gioco della di'plomazia di'menti'cando l'infinita com– plessità della vita storica. Il mero tecnicismo dei negoziati non trova grazi'a presso di lui. 1126 Augusto Torre 26 CARLO MoRANDI, Recensione della Politica estera dell'Italia dal 1871 al 1915, comparsa su "Belfagor," gennaio 1946. XVI BibliotecaGino Bianco

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