Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte seconda Ciad? - Quanto all'Austria, anche Kalnoky scopriva nel marzo del 1894 che un'alleanza cosf pacifica, com'era la Tripli"ce, era perfettamente com– patibile con le buone relazioni di ciascuna alleata, tanto con la Russia quanto con la Francia. 5 Crispi non rifiutò la nuova via. Uno dei suoi sogni era l'adesione della Francia alla Triplice Alleanza, previa rinunzia dell'Alsazia Lorena: l'e• sempio della Francia sarebbe stato seguito senza dubbio da tutte le altre Po– tenze, e "noi avremmo, senza pena e d'un tratto, gli Stati Uniti d'Europa. 116 E nella primavera del 1894 vi furono negoziati fra Italia e Francia per un trattato di commercio e un accordo coloniale. Ma dagli "Stati Uniti d'Euro– pa" Crispi avrebbe voluto escludere lo czar, "sovrano per metà asiatico e per metà europeo, 117 mentre la Germania e la Francia volevano escludere l'Inghilterra. E quando si venne a stringere i nodi, Hanotaux chiese ~he l'I- - talia rompesse appunto l'intesa con l'Inghilterra 8 : dominava sempre nei circoli dirigenti francesi l'idea che l'Italia dovesse, per diventare amica della Francia, diventar nemica dei nemici della Francia; solamente nel 1894 gli spiriti antigermanici tendevano ad acquetarsi, e il vento soffiava contro l'In– ghilterra. Naturalmente non se ne fece nulla. Lungi dal rompere l'Intesa con l'Inghilterra, Crispi completò il 5 maggio 1894 gli accordi del 1891, per de– terminare le zone d'influenza inglese e italiana nell'Africa orientale, e si ri– fiutò di prendere atto delle proteste della Francia e della Russia. 9 La perfetta intesa fra Italia e Inghilterra in questo momento è documentata dal fatto che il 17 luglio 1894 le truppe italiane possono occupare Cassala, senza che il governo inglese dia alcun indizio di malcontento: evidentemente si sente ga– rentito, non solo dagli accordi del 1891, ma anche da assicurazioni esplicite di Crispi. 10 E nell'estate del 1895, la divisione navale, che l'Italia manda alla inaugurazione del canale di Kiel, finite le feste, passa da Portsmouth per affermare la persistenza della intesa anglo-italiana, e il primo Lord dell'am– miragliato, Goschen, si rallegra di vederla "fianco a fianco" ( side by side) col– le navi della Gran Bretagna. Venute meno le trattative per una intesa italo-francese, Crispi fu sul punto, nel gennaio del 1895, di lasciarsi prendere la mano dal suo tempera– mento battagliero, quando in un articolo del T em ps si vide accusato di met– tere a repentaglio le istituzioni monarchiche in Italia per i suoi errori di po– litica interna: tutti i giornali amici di Crispi risposero a quest'assalto, ini– ziando una violenta campagna personale contro l'ambasciatore francese a Roma, Billot, che era sospettato di avere ispirato l'articolo del Temps; e 5 Questioni internazionali, p. 163. 6 Ultimi scritti, p. 390. 7 Ultimi scritti, p. 386. 8 CRISPI, Questioni internazionali, pp. 165-73; STILMANN, Union of Italy, p. 389; IDEM, Francesco Crispi, pp. 206-7; BILLOT, La France et l'Italie, II, 33 sgg., 41. 9 BILLOT, La France et l'Italie, II, 211, 213. 1 ° CRISPI, La prima guerra d'Africa, pp. 284-85; Discorsi parlamentari, IV, 816; UN ITALIANO, La politica estera dell'Italia, p. 433. 130 BibliotecaGino Bianco

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