Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

Parte seconda vembre del 1890, le trattative pel rinnovamento della Triplice. 67 Questa sca~ deva solo nel maggio del 1892, e sarebbe stato meglio aspettare che fossero gli altri a parlarne! A conchiudere, finalmente, l'annata delle disdette, saltò su nel dicem– bre del 1890 Menelik a contestare la interpretazione del trattato perpetuo di Uccialli del maggio 1889, e a rifiutare il protettorato italiano. 68 Tante sorprese disgraziate, e il disagio prodotto in Italia da. una acuta crisi economica, e la impossibilità di continuare in una tensione nervosa che durava da tre anni, spiegano la caduta del ministero Crispi sulla fine del gennaio 1891. La quale apparentemente fu determinata da uno scatto im– pulsivo di Crispi, che ripeté ancora una volta alla Camera contro la De– stra l'accusa di essere stata servile verso la Francia, e provocò la rivolta di una parte della maggioranza, senza riescire con le spiegazioni successivea cal– marla.69Ma una crisi ministeriale sorta su una questione storz·ca, a tre soli mesi da elezioni generali che sembravano avere data una stragrande mag– gioranza al ministero, avrebbe potuto essere risoluta benissimo dal re col ridare al vecchio Presidente del Consiglio il mandato di comporre il nuovo ministero, oppure con l'invito a ritornare alla Camera per provocare un ·voto chiaro su una questione di politica attuale. Se ciò non avvenne, la spiegazione si deve ricercare nel fatto che il re Umberto approfittò di quell'incidente parlamentare per metter fine a una situazione di politica estera e di poli– tica interna, che aveva stancato ormai tutti, e da çui non si vedeva una via d'uscita., finché Crispi in persona non fosse stato eliminato. Ma quei tre anni e mezzo di baccano sconclusionato, in cui da parte del– la Francia e dell'Italia è difficile dire se fosse maggiore l'insolenza o la pau– ra, avevano avvelenato a fondo lo spirito pubblico dei due paesi. E finché ci fu la possibilità che Crispi tornasse al governo, ogni tentativo di ristabilire i rapporti amichevoli era destinato a naufragare nella diffidenza e nelle recri- . . . mmaz10m. 128 61 Questioni internazionali, pp. 8-15. 68 CRISPI, La prima guerra d'Africa, pp. 246-354; BILLOT, La France et l'Italie, I, 231. . 69 Discorsi parlamentari, III, 618-621. BibliotecaGino Bianco

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