Gaetano Salvemini - La politica estera italiana dal 1871 al 1915

La Triplice Alleanza gione nel giorno in cui venga meno lo statu quo nel Mediterraneo. ·unica li– mitazione alla libertà d'azione dell'Italia, sembra essere l'impegno dell'Italia a non assumere essa l'iniziativa dei mutamenti territoriali, ma a far valere i suoi diritti solo nel caso che questi mutamenti si determinino per fatti indi– pendenti dalla sua volontà. È assai probabile, poi, che in compenso di questa facoltà riconosciutale dalla Germania e dall'Austria di occupare la Libia "in determinate contin– genze, " 51 l'Italia abbia consentito in questa occasione ali'annessione della Bosnia-Erzegovina all'Austria-Ungheria. Ed è assai probabile, pure, che tan– to la "carta bianca" concessa dalle alleate all'Italia per la Libia, quanto il consenso dell'Italia all'annessione alla Bosnia-Erzegovina abbiano formato oggetto, non di uno speciale articolo del trattato, ma di qualche scambio di note dichiarative. In quel momento la Qermania era in ottime relazioni con la Turchia; ed è impossibile che non abbia cercato di procurarsi una scappa– toia per poter smentire che nel trattato di alleanza si conteneva un proprio con– senso ad una eventuale spogliazione della Turchia. Nel trattato vero e proprio, poi, non deve essere mancato un articolo, che garantiva all'Italia i possessi africani, cioè l'Eritrea e il Benadir. Sa– rebbe, infatti, strano che nel 1902 l'Italia, mentre otteneva il piu, cioè il rico– noscimento del diritto di preferenza sulla Libia, non abbia chiesto e ottenuto dalle alleate il meno: cioè la garanzia dei possedimenti coloniali già messi fuori discussione. D'altra parte, è certo, come vedremo, che nel trattato del 1912 ci sarà la garanzia dei possedimenti coloniali dell'Italia: e poiché nel 1912 il trattato del 1902 sarà rimasto senza mutamenti, dobbiamo conchiudere che questa clausola non può essere stata formulata se non nel rimaneggia– mento dei testi, che avvenne nel 1902. Nel problema coloniale, insomma, sembra a noi certo che l'Italia abbia ottenuto nel 1902, dalle sue alleate, l'accettazione integrale delle sue domande. A resultati ben diversi giungeremo per il problema dei trattati di com– mercio e per la questione balcanica. 52 51 TITIONI, Sei anni di politica estera, p. 76, 14 maggio 1904. 52 Lo studio, come è indicato in calce, doveva continuare, ma si arrestò qui. [N.d.C.] 103 BibliotecaGino Bianco

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