P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 56 - quasi senza alcun effetto. Ora bastò che un paio di compagnie della Guardia rossa uscissero per le strade, e subito i borghesi corsero in folla, carichi di moschetti, di fucili da caccia, di sciabole, perfino di armi artistiche. fu tanta la quantità delle armi consegnate, che non bastarono i locali a ciò predestinati. Bensì i più inveleniti controrivoluzionari celarono ancora delle armi, ma è certo eh' essi erano ormai talmente indeboliti, da non poter più costituire una forza di qualche conto. E la combattività della classe lavoratrice armata li teneva al guinzaglio. Alla Commissione della lotta contro ia controrivoluzione toccava un lavoro difficile quanto necessarissimo. Dappertutto si" infiltravano delle spie, spesso con grande furberia. Molte di esse poterono essere scoperte; ma è ora certo, che altre sfuggirono alla vigilanza. Evidentemente non rimasero senza frutto anche dei tentativi di corruzione fatti qua e là; e per tutto il tempo che durò la signoria dei Consigli si continuarono a tramare dei complotti. Più volte furono dispersi conciliaboli di ufficiali, studenti ecc. Naturalmente la Commissione nel corso del suo lavoro prese anche degli abbagli. Ma quanto prudente essa fosse, risulta dalla circostanza che il principe di Thurn e Taxis fu più volte arrestato per gravi sospetti, ma sempre rimesso in libertà, perchè le prove non erano del tutto concludenti. finalmente egli venne colto in flagrante nella cosidetta Società di Thule, la quale tramava un complotto in grande, e si era procurata tess.ere del Partito comunista, formulari e sigilli del Governo, e fac-simili di firme. Al complotto prendevano parte membri dell'alta aristocrazia e borghesi, alcuni dei quali poi furon fucilati: il noto « assassinio degli ostaggi ». furono presi anche degli ostaggi dai più elevati strati sociali: ma non fu torto loro un capello. Ad assicurare la rivoluzione era volta anche I' attività del Comitato di propaganda. Esso pubblicava un giornale, le « Comunicazioni del Comitato Esecutivo dei Consigli di operai e soldati », e provvedeva anche ai numerosi fogli volanti, che si rendevano necessari per neutralizzare le bugie della controrivoluzione e illuminare i contadini e i soldati, ed erano diffusi da un esercito di operai e da aeroplani. furono inviati nella b uhoteca v1110 B1a11co

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