P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 55 - giacchè i soldati nella loro massa erano completamente fidati. Una parte dei Consigli dei soldati, che tale non era, creò delle gravi difficoltà; ma intanto la legge della pigrizia non permise, fatte pochissime eccezioni, di eleggerne dei nuovi. L'eccellente contegno dei soldati, fatta eccezione di alcuni reparti del reggimento della Guardia, - contegno che si manifestò splendida-. mente anche nelle lotte decisive-, deve attribuirsi alla circostanza che i figli di contadini nella massima parte avevano già lasciato l'esercito, dove erano rimasti solo i proletari di città, mescolati con qualche elemento piccolo-borghese. Gli ufficiali erano già scomparsi dai reggimenti. Nell'esercito rosso furono ammessi operai appartenenti a una qualche organizzazione socialista o sindacale; e vi afflui anche un gran numero di prigionieri di guerra russi, e così pure di Italiani e di Austriaci. Costoro conoscevano la sorte loro serbata in caso di sconfitta dell'Esercito rosso: essi furono tra i suoi migliori campioni, dando così un eroico esempio di solidarietà internazionale. Nell'esercito vennero mescolati in reparti unitari soldati ed operai, per rafforzare il sentimento di classe e compiere opera di educazione politica sui giovani soldati. I comandanti di plotone, di gruppo, di compagnia e di reparto venivano eletti dai rispettivi uomini; i comandanti dei reggimenti e di formazioni autonome dalla Commissione milit~re d'accordo coi reggimenti. Comandante dell'Esercito rosso era E g I h o f e r, giovane marinaio che aveva preso parte già fin dal 1917 alla prima rivolta dei marinai a Kiel, e insieme con Reichspietsch era stato condannato a morte, quindi aveva avuta commutata la pena in quella della galera a vita, e infine era stato liberato dalla rivoluzione. Egli si segnalò per straordinaria energia e dsolutezza. A ciò si aggiunga ch'egli era di una modestia infantile, sempre pronto ad accettare ammaestramenti e consigli politici. Nei giorni. della lotta egli agì imperterrito, avendo la coscienza di dover cadere. Fu fatto prigioniero mentre prendeva congedo da coloro che gli stavano vicini; e i bruti bianchi lo massacrarono in maniera orribile. Il disarmo della borghesia era già stato ordinato, con minaccia di gravi pene, dal pseudo Governo dei Consigli, ma B bl1ot..:ccG11 o B,an~o

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