P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 53 - in forte minoranza numerica, ma prevalevano per la loro esperienza rivoluzionaria, per la loro perspicacia politica e per la loro energia. I socialisti maggioritari del Comitato d'azione erano degli operai, che si dichiaravano apertamente comunisti, ma non volevano fare il passaggio in questo momento, per non sembrare arrivisti. Dopo la catastrofe essi-tutti quanti, a quanto è notopassarono al Partito comunista. Di loro in generale noi abbiam fatto buona esperienza. Degli indipendenti si parlerà in seguito. Che cosa spingeva adesso il Partito comunista a partecipqre al Governo? Esso considerava ancora la situazione storica come altrettanto sfavorevole di prima. Esso continuava a ritenere che la Baviera meridionale non fosse terreno adatto per una repubbÌica dei Consigli indipendente, e nel frattempo la controrivoluzione da pericolo prevedibile era diventata pericolo tangibile. Bensì a suo tempo Rosa Luxemburg aveva dichiaratq che i comunisti non avrebbero fatto alla reazione il piacere di assumere il governo, anche se gli Ebert-Scheidemann avessero al· zato il tacco, prima che la classe lavoratrice avesse raggiunto il necessario grado di maturità; ma ciò presupponeva una situazione storica diversa da quella della Baviera meridionale. Il proletariato attivo in tutte le città era dalla parte dei comunisti; ed era prevedibile che anche gli altri strati di lavoratori, che già fin d'ora si ponevano istintivamente coi comunisti, mediante la lezione delle cose potessero presto guadagnarsi alla politica comunista. Ma il fatto decisivo era che gli operai avevano combattuto una battagli_a. Nuovi pericoli sovrastavano. Non v'era alcun dubbio che gli operai, testè vittoriosi, avrebbero accettato di combattere per la vita e per la morte. Un'altra parola d'ordine avrebbe potuto bensì disorientarli e quindi indebolirli, ma non ritirarli dalla lotta. Al pa.rtito rivoluzionario di combattimento toccava in questo momento di mettersi alla testa dei combattenti. Di fronte alla minaccia della controrivoluzione non vi era che una via: preparare la difesa. Ma questo significava dittatura del proletariato; e per questa esisteva, nella classe lavoratrice insorta, la necessaria premessa. B blioteca Gmo Bianco

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