P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 46 - « spontaneamente sviluppato sempre più poderoso, sempre più « forte e travolgente, ·deve esser rampollata la repubblica dei « Consigli. « La repubblica dei Consigli non è vitale, e neanche il « maggiore eroismo potrebbe ora renderla tale. Ma d'altra parte « non è possibile far si che l'accaduto non sia accaduto. Nella « storia ogni azione ha le sue ferree conseguenze. La reazione « si scaglia contro la repubblica dei Consigli per colpire il pro- « letariato rivoluzionario, per schiacciarlo. « Noi comunisti, entrando nel Consiglio centrale per por- « tarvi il nostro consiglio a difesa del proletariato, pronti a « combattere come soldati della rivoluzione, richiamiamo lo « sguardo delle masse su ciò eh' è massimamente decisivo, e « diciamo loro: - abbandonate ogni illusione su questa repub- « blica dei Consigli, concentrate tutti i vostri pensieri, tutta la « vostra volontà per la difesa del proletariato. · « Se le masse riconosceranno ciò, noi avremo ricavato dalla « situazione attuale quanto è possibile ricavarne per il bene « della classe lavoratrice ». Le nostre affermazioni avevano fatto profonda impressione sull'assemblea; ma data l'eccitazione che vi dominava, non fu possibile far capire effettivamente il nostro punto di vista. La radunata si sciolse senza tangibile risultato. Il giorno dopo si vide che le nostre proposte, accolte con tanto plauso dal Governo, non erano state attuate nè ·potevano essere attuate, giacchè mancava la forza necessaria. Noi ayevamo già stabilito di dare chiaro rilievo anche a questo fatto, ritirando al Governo la nostra collaborazione consultiva e riducendoci al lavoro di partito; ma anche questa volta gli avvenimenti furono più solleciti. Già il 12 aprile si ebbero alcuni scontri sulle strade di Monaco. Una delle richieste da •noi presentate al Governo era stata quella dell'arresto di Aschenbrenner; ed esso fu pure deliberato, ma non attuato. Allora alcuni operai di loro iniziativa avevano arrestato Aschenbrenner, che però poi era stato rimesso in libertà. Avvennero dei tumulti davanti alla stazione ferroviaria; la guardia repubblicana sparò sulla folla, e sette persone caddero ferite, Non fu mai messo in chiaro donde sia vee G1 10 81 neo

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==