P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 42 - gioritari, indipendenti e anarchici, e di sostituirlo con un Governo di comunisti. Il lavoro pratico, o ciò che così si chiamava, del sedicente Governo dei Consigli promuoveva in modo straordinario l'inclinazione delle masse al comunismo. Infatti, giusto nel momento in cui gl' Indipendenti erano al potere, vale a dire .nel momento per loro più favorevole, si verificò un poderoso affluire di nuovi membri al Partito comunista. • Il 9 aprile si tenne un'adunanza di rappresentanti delle fabbriche e dei reggimenti, di sentimenti rivoluzionari, muniti di pieni poteri dai loro elettori, per discutere sulle misure rese necessarie dalla situazione politica. In quest'adunanza il comp. Levinè espose ai lavoratori tutta la terribile gravità della situazione, mostrando come essa fosse del tutto caotica, e indicando le conseguenze, che qualsiasi decisione avrebbe portato seco. L'adunanza deliberò lo scioperogenerale, chiese l'immediata rinuncia del Governo dei Consigli, e dichiarò se stessa depositaria di tutto il potere, di cui affidò l'esercizio ad un Comitato di azione. Questa deliberazione era il tentativo di trovare la via di uscita da una situazione pregiudicata. Ma apparve subito che non poteva mettersi in atto. Il proletariato non era ancor completamente guadagnato all'idea comunista, e ancor grandi masse stavano col Partito indipendente, e quindi con la pseudo repubbli'ca dei Consigli. Certo, i rappresentanti rivoluzionari d.elle fabbriche possedevano nello sciopero generale un'arma potente, ma la loro forza non bastava ad impadronirsi del reale potere ·politico. Il Governo dei Consigli e i commissari di fabbrica si fronteggiavano. L'uno e gli altri accampavano il proprio diritto, ma nessuno di essi poteva risolversi ad agire contro l'altra potenza. Durante il 10 aprile divenne evidente, che una decisione avrebbe gettato i proletarl in lotta gli uni contro.gli altri. La mostruosità di tale situazione era accresciuta dal fatto che le Guardie bianche marciavano su Monaco; Schneppenhorst ed Epp erano già ad Ingolstadt. Bastava la sola considerazione di questo pericolo per far mettere da parte all'interno ogni discussione sfrenata,· anche se d'altra parte essa fosse stata possibile o le circostanze l'avessero imposta. LJ u11....,1.vuu .....,11 1v 81u,l\,,,,v

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