P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 33 - con la forza ». Diirr dichiarò di potersi fidare del corpo della Guardia repubblicana: egli con sette a ottocento uomini avrebbe capovolto tutta la storia! fu deciso di mandare una deputazione a Bamberga per domandare se il Governo era disposto ad assumere la direzione dell'affare, ove fossero state tolte di mezzo le persone in questione. Si doveva presentare un ultimatum ai capi di Monaco : se questi avessero rifiutato di ritirarsi, sarebbero stati allontanati con la forza. Ki.ibler quindi andò a Bamberga, ma non concluse nulla, perchè frattanto il colpo di mano del 13 aprile era stato sventato. Il tribunale si mostrò riconoscente a questo bel tomo, mandandolo assolto. N i e k i s c h , maestro elementare, si trova ali' ala sinistra dei socialisti di destra. Egli è colui, che il 3 aprile propose ai socialisti di destra di Augusta e fece approvare la domanda di proclamazione della repubblica dei Consigli. Davanti al tribunale l'uomo dichiarò che egli non era affatto fautore della repubblica dei Consigli, bensl aver avuto la convinzione che nel corso degli anni o dei decenni la repubblica dei Consigli sasebbe ben potuta divenire la forma dominante di Stato, ma che nelle presenti circostanze era necessario un compromesso tra l'istituto dei Consigli e la bieta. Nonostante queste vedute, egli collaborò alla fondazione della repubblica dei Consigli e alla proclamazione della « Dittatura » del proletariato, coprendo anzi il posto di maggiore responsabilità, quello di presidente del Consiglio Centrale dei Consigli di operai e soldati di Baviera. In tribunale questo valoroso respinse la responsabilità dei provvedimenti presi dal Consiglio Centrale, con la bella ragione, che in tal caso avrebbero dovuto essere chiamati respònsabili anche gli altri settanta membri del Consiglio Centrale, che invece si trovavano a coprire eminenti cari che pubbliche. Egli poi si era di- . messo dalla presidenza del Consiglio Centrale, non potendo approvare lo stabilimento della censura sulla stampa: egli era stato bensl favorevole al colpo di mano del 4 aprile, ed aveva fatto parte di quel Governo, che considerava se stesso quale organo della dittatura del proletariato, ma era contrario ad ogni impiego della violenza. Quando il Governo di Bamberga corriin-

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