P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

- 28 - oscillante dell'opinione della massa; cerca di cullare la classe lavoratrice nelle sue illusioni, e di non contrastare a queste mai e in nessuna cosa. Rinunzia di proposito a dirigere, e mette il proprio orgoglio e le proprie speranze nello star sempre accanto ai grandi ammassamenti, senza però mai caricarsi la coscienza di responsabilità. Esso ha cosi attraversato la guerra, bordeggiando. Ma nel periodo rivoluzionario questa politica era impossibile. Ora occorreva agire ; e ogni azione aveva le sue conseguenze. Non è qui necessario mostrare quanto la politica di governo degli Indipendenti sia stata esiziale al proletariato e al_ loro stesso partito, giacchè essa non trovò mai il coraggio dell'azione decisiva richiesta volta per volta dalla situazione storica. Ma tale indecisione fece sl che essi rimanessero senza timone. Tormentati dalla propria coscienza, scherniti cosl. dai socialdemocratici di destra come dai comunisti, spinti dalle masse, nelle quali s'andava operando il processo di risanamento riyoluzionario, éssi si gettavano ciecamente in azioni, non appena l'occasione si presentava favorevole. Un'occasione consimile fu· 1oro fornita dall'avventura della repubblica dei Consigli, che permetteva agli Indipendenti di mostrarsi « rivoluzionari». E l'ora era tanto più favorevole, in quantocchè permetteva di compiere· azioni d'importanza storica mondiale su d' un tappeto verde, senza le masse, di cui essi da principio seguivano strepitando la scia, ma di cui non potevano mili accogliere l'azione senza palpitazione di cuore. E quindi gl' indipendenti caddero senza discernimento.nella ragna degli Schneppenhorst. Essi, di fronte all'avvertimento dei comunisti, che cosi la classe lavoratrice sarebbe stata gettata nei più gravi pericoli, ricorrevano apertamente al conforto di tutti i fiacchi: ce la caveremo in un modo o nell'altro. La Provvidenza aiuterà.- Gli avvertimenti ebbero soltanto questo effetto, che gl'Indipendenti, dopo aver acconsentito, misero delle condizioni. Essi domandavano: I. Dittatura del proletariato cosciente. 2. Riforma di massima dei Consigli operai mediante elezioni fatte per azienda e professione. B blioteca Gino Bianco

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