P. Werner - La Repubblica bavarese dei consigli

I I f{ i I -9popolo e la sua patria, e fu il trabocco della sua impetuosità e dello sdegno contro Eisner diffuso in molti strati popolari ; e inoltre perchè l'accusato ha confessato la sua azione in tutti i suoi particolari senza fare il minimo tentativo di attenuarla o di mascherarla, dando prova di nobiltà d'animo degna di considerazione». Non v'era certamente bisogno delle dimostrazioni pangermaniste davanti al Ministero per ricordare al Governo socialdemocratico, abituato a segnare sentenze di morte come già un tempoNicolò Il, che esso aveva anche il diritto di grazia. E il signor conte può confortarsi. Egli non porterà nella Cittadella le catene, che dovette trascinare Levinè; e se anche la pena di morte gli fu commutata in detenzione a vita, tuttavia egli potrà presto spassarsela con altri aristocratici assassini della sua sfera. È destino degli Hoffman di essere trascinati da un atto controrivoluzionarioall'altro. Quandouno si è promesso al diavolo, non gli scappa più dalle unghie. Essi sono politicamente abbastanza furbi da capire che non si può eternamentegovernare con lo stato di assedio; ma sanno anche che questo è l' unico mezzo che assicuri loro il potere. Ma la classe lavoratrice bavarese, per quanto possa parere depressa, ha imparato molto dai giorni della sua grandezza': nè potrà dimenticare i giorni del terrore bianco. Essa non potrà più diventar strumento per avventure e per avventurieri, ma quando i tempi saranno compiuti anche questo Tartaro crollerà. Di questo siate certi! . * • La tattica dei comunisti di Monaco non è andata esente da rimproveri neppurein seno al P. C. tedesco, e tali rimproveri sono stati accolti in trionfo dagli avversari tanto appartenenti al Partito indipendentequanto al campocontrorivoluzionario.In questo scritto non mi · addentro nella controversia, limitandomi all'esposizione dei fatti. Ma mi sembra che i fatti stessi nel loro nesso storico offrano la miglior dùnostruzione della correttezza del!' indirizzo fondamentale della nostra politica. Certamente agli spiriti semplici può sembrare una contraddizione in-

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