Giuseppe Marchi - Ragionamento encomiastico morale recitato nelle esequie ...

l 5 cedea nella stanza ove doveva giungere, per oopravvedere, se eziandio una sua mano adoperar potevasi ad apprestare più ùecunte accoglieuza al divino ospite, od una sua parol a ad alleviare i patimenti della moribonda. Quand' io dalla bocca d' un venerando saccrdot.e che qui sieùe tra voi e che (ptantunque uon superiore a me per diritto, pur con la molta autorità sua persuadevami a tesservi qui oggi questo qualsiasi ragionamento, quanùo udia raccontarmi effetti di tanto zelo verso ]' umanità adorata di Gesù Cristo , non comparivami JJiÙ 1111 miracolo di astrusa interpretazione la segnalata misericordia verso de' poveri ùella principessa Borghese. Una sì calda pietà vien dalla fede ; e chi abbia viva viva la fede nell' animo, non n vvisa , non adora, non ama Gesù nel solo sacramento augusto; lo riconosce, lo venera e t eoet·amente l' ama nella persona degl' ignoranti , degli infermi, degl' indigenti chiunque essi siano . Voi sapete ch'io ciò dicendo non sogno, e che non fu questa una vana immaginazione di Guendalina. Quest' è verità insegnataci da Gesù stesso tuttora mortale su questa terra : questa è voce ripetuta da Gesù a Guendalina, son già trascorse tre settimane, quand' accoglievala nell' eterno gaudio: quest' è sentenza che Gesù farà udire a ogoun di noi nel partir che faremo di questa vita ; e sta nel presente arbitrio nostro il prO'fveder ch' ella pronuncisi a consolazione ed a premio, e non anzi a disperazione ed a condaunazion sempiterua delle nostre anime. L'ignoranza della cristiana dottrina in ta nt i fanciulli della bassa plebe è la cagion massima della recente istituzione delle scuole della dott rina cristiana nelle case stesse del principe Borghese:

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