La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEl\IBLEA FRANCESE. 57 cana; c quando voi vi sforzaste di sottrarli al giogo del Principe espulso, voi li sommettereste al giogo sia di un Principe Toscano già espulso anch'esso, sia del Re di Napoli cui non si bastò ad espellere, sia dell'Imperatore di Austria che sarà espulso alla sua volta un giorno od un altro. (blovimenti diversi.) A chi fa nenie e piagnistei sui sudditi pontificii, credetemi, non è possibile trovar per essi una sorte diversa dalle tre che dissi poc'anzi. UNA vocE a sinistra. E la Repubblica? M. THUBIOT. No, non è possibile! La geografia, la storia, la politica, la forza noi permetteranno giammai! Or questa condizione tutta peculiare ha i suoi vantaggi, benchè non manchi di alcuni incommodi. E primo tra i vantaggi io conto l'esistere, l'avere un nome proprio nel mondo. Il secondo è I' esistere con grandezza, con dignità; vedere il proprio Governo incedere a paro, anzi alla testa delle Potenze temporali le più formidabili , e di scorgere ogni merito, ogni scienza, ogni studio esplicarsi nel proprio mezzo, guiderdonati coi più magnitìci premi a cui possa aspirare l'umana ambizione; è di vedere la propria metropoli grandeggiare tra tutte le metropoli dell' universo per lo splendore monumentale ed artistico che dissi sopra. Un terzo vantaggio è di essere inviolabile, non però che il suo territorio non possa essere violato giammai; ma sì veramente in questo senso , che se mai venisse violato, si farebbe immantinenti una coalizione della cattolicità per liberarlo. Della quale inviolabilità è una conseguenza preziosa l'essere esenti da quella gravezza , che appellasi comunemente imposta del sangue; la quale pesa su tutte le nazioni , al mantenimento delle quali non provYedc un pensier generale che loro abbia data la vita.

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