La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEMBLEA FUANCESE. 49 segnalal'li alla riprovazione dci conternporanei c della storia. In un bel giorno , senza colpo ferire , senza sborsare un obolo , i trattati del 1815 cadevano a brani per loro stessi; e l'Austria sconcertata, confusa, quasi balorda, offeriva di cedere al Piemonte la Lombardia infino all'Adige. Or bene, il giorno che questa offerta era fatta al Governo francese .... M. BA'RTHÉLEMY SAINT-HILAIRE. Una tale offerta non fu mai fatta ! ~. 1\f. TnunroT. In un libro pubblicato per Nl. Lamartine, io ho letto che egli non pure avèa vista una tale offerta, ma aveala, nella qualità di Ministro, approvata. UNA vocE a di1'itta. Parlate dunque, seguitate. UNA vocE a sinistra. Ma tutto questo che c'entra? M. DE MoNTALEMBERT. Oh! sì! ci entra benissimo! continuate. l\1. TnuRIOT. Una· tale offerta pertanto era conosciuta, apprezzata , assentita dal Governo francese di allora; perchè dunque non sortiva veruno effetto? Non mi si dica che per impotenza : la generosa fierezza di questa Assemblea farebbela levar tutta intiera contro qualunque venisse a dirle, che, avendo la .Francia un grave interesse e bastandole a farlo prevalere un forte impulso della sua volontà, potesse un brano dell'impero austriaco tenerle fronte e resistere. No! si sapeva, si approvava, si poteva ; ma non se ne fece nulla ; e perchè ? Perchè, come disse!o M. de Falloux, si trattava di far la fortuna di un re, nostro alleato è vero, costante e necessario ; ma era re. Ebbene il giorno in cui la Commissione esecutiva, per non fare la fortuna di un re, si ricusava a far dietrcggiare la frontiera austriaca fino all'Adige, quel giorno appunto 5

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