La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSltMBLÈA FRANCESE. 15 l' opera cioè di ristabilire il Santo Padre sul suo trono e di raffermadovi, riconciliando, non la sua persona, che certo non ne aveva uopo, ma il suo governo colla parte sana c chiaroveggente del popolo romano, col mezzo di savie ed utili riforme. Una parte di quest' opera è già compiuta : noi facciamo voti che il più presto possibile se ne compia il resto, e che le nostre truppe possano ben tosto ristabilire nei suoi Stati pacificamente il Santo Padre, cui esse andarono a liberare e non certo ad opprimere. Il governo, pei crediti chiesti, ha naturalmente mirato al termine di quest' anno , conformandosi alle regole finanziere; nè egli ha stimato, nè noi pensammo che se ne dovesse assegnare un diverso. (Da moltissimi lati segni di approvazione.) Questo discorso è seguito da lunga agitazione nell' Assemblea; frattanto M. TRIERS riceve congratulamenti da un gran numero di Rappresentanti. TORNATA DEL 18 OTTOBRE. It PRESIDENTE passa all' ordine del giorno, contenente la discussione dei progetti di leggi riguardanti i crediti chiesti per la spedizione romana. Il signor ministro degli affari esteri ha la parola. (Atteggiamento ad attenzione.) M. nE TocQUEVILLE , ministro degli affari esteri. Signori ! il governo avendo stimato che, innanzi di entrare in questa grande discussione, potrebbe essere utile ed accetto all' Assemblea il farle conoscere le vie fin qui

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