La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSEl\fBLEA. Fl\ANCBsg. a per sal li ; che essa non compromettesse anche un' altra volta i suoi destini per una avventatezza dissennata ; che essa in qualche suo Stato si restasse contenta a riforme amministrative siccome mezzo a maturarsi per le politiche; che in qualche altro non sognasse a trapassare i limiti della monarchia rappresentativa, alle cui difficoltà appena si troverebbe uguale; che per tutto essa si costumasse alla concordia all' unione per procurarsi compenso all' unità italiana che certo da lei non dipendeva ; ma soprattutto che essa non tentasse sconsigliatamcnte una guerra d'indipendenza : guerra intempestiva, senza speranza per lei, finchè l'Europa non avesse la sventura d' es· sere ravvolta in una guerra universale; che infine ove a questa guerra si venisse per circostanze più forti della volontà umana, tutti gli Italiani di conserta coi loro governi rinunciassero alle miseral.>ili discordie intestine per volare sul Po c sull' Adige. • Questi, noi dicevamo, erano i voli degli uomini d'intelletto amici della vera libertà, amici soprattutto di quella cara e bella Italia che è come una seconda patria degli animi bennati e generosi. N è son voti questi, vedete, conceputi dopo il successo, frutti di una prudenza tardiva che prende lume sol dagli avvenimenti; quei voti furono espressi da questa tribuna stessa all' aspetto di un trono che non è più; quando voi eravate tutti speranzosi alla vista di quell' universal movimento che si stendeva da Napoli fino a Berlino ed aVienna, e che per suprema sventura invece delle rigenerazioni promesse non è riuscito che alle tempeste. (Benissimo! a dritta; rumori asinistra.) Egli ci ebbe colà una generazione di uomini che ponendo lo sfogo delle proprie passioni molto al dissopra della causa nazionale, s'impadronì dell'Italia e la precipitò

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