La quistione romana nell'Assemblea francese

NELL' ASSElliBLRA FRANCESE. 143 M. CtURRAs. E le forche monarchiche? M. . DE MoNTALEMBERT. Io colgo per l'aria una interruzione : mi si chiedi delle forche monarchiche. Or pensate voi forse che io abbia due pesi e due misure? No ! io non l' ebbi giammai; e son io che nella Camera dei Pari ho esecrato altra volta gli eccidii della Gallizia; nè me pe ripcnto ora, n è vorrei rìtrattarne una sillaba! Voi mi opponete i supplizii dell' Ungheria, quelli del Conte Bathyani e di altri; ed io non esiterò di dichiarare, che se i fatti riferiti dai Giornali sono veri, se non ci ha altri motivi a queste esecuzioni, che i recati al pubblico... DALLA SINISTRA. Ah! Ah l voi ne dubitate? DALLA DIRITTA. Ma lasciate parlare per carità l M. DE MoNTALEMBERT. Se, io diceva, è così, io riprovo simiglianti esecuzioni; le riprovo, me ne compiango e le detesto; ma aggiungo che codeste esecuzioni sono rappresaglie provocate dai pugnali che spensero il conte Zigby e il generale Latour.... (Sclamazioni ironiche a sinistra.) UNA vocE a sinistra. Si vede! ci è carità cristiana! M. WoLowscni. Le rappresaglie disonorano l M. DE MoNTALEMBERT. Dico seguitando, che i delitti, gli assassini' i misfatti consumati per tutto a nome della libertà ; hanno agghiacciati i cuori ed han_no desolate le volontà più calde per la sua causa. Sapete voi che è ciò che spegne nei cuori la fiamma sfavillante e feconda di libertà! No non è già la man dei tiranni, testimonio la Polonia !Son già tre quarti di secolo e forse che si è illanguidita quella fiamma sotto il peso di una triplice oppressione ? Sono i demagoghi, sono essi che l' han quasi spenta l ( Vivo e lungo assentimento a diritta.) Essi sono questi anarchisti che rompendo per tutto una guerra empia ed osti-

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