La quistione romana nell'Assemblea francese

t 3() LA QUISTIONE ROMANA Camere si fecer sovrane non certo per la maniera ond' erano composte , nè pel suffragio elettivo onde l'una di esse emanava; ma sì veramente per la facoltà di concedere, o rifiutare le spese necessarie al Governo. Di fatti osservate ciò che incontrò la prima volta che il re volle nsnre il diritto di guerra e di pace, accordatogli dalla . Carta , per far la guerra alla Spagna nel 1823. Egli prescntatosi alla Camera dei Deputati vi dimandavn i mezzi per i dispendii necessarii; cd era la Camera. appunto dei Deputati che decideva se dovessevi essere guerra o pace, concedendo o denegando i milioni che si chiedevano. La sovranità parlamentare fu creata quel giorno in Francia un bel pezzo innanzi alla Carta del 1830. Or fate conto che proprio questo interverrebbe in Roma · se una Consulta od Assemblea qualunque fosse investita del suffragio deliberativo in materie di finanze. ( Bisbiglio in senso diverso.) Ogni qual volta in una tale Assemblea si manifestasse una tendenza ostile ai consigli del Pontefice, eziandio in affare meramcnte ecclesiastico; sapete voi che sarebbe ad aspettarsene? gli si rifiuterebbero i sussidi o gli si farebbe la minaccia di questo rifiuto, dove mai un Pontefice non si volesse acconciare alla tale o tale altra pretensione ; escludere esempligrazia questa o quella fami glia religiosa. Voi vedreste montare alla tribuna dell' Assemblea romana tale oratore che, ispirato dei concetti portati qui non ha gran tempo dall'onorevole Pierre Leroux, verrebbe a provare l'incompatibilità di questa o quella congregazione religiosa, a mò d' esempio della Compagnia di Gesù, col progresso moderno , accompagnando i propri ragionamenti col baculus col cadaver c con tuUo il corteggio consueto•.• (si ride), cac-

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