La quistione romana nell'Assemblea francese

.118 LA QUISTIONB llOHANA~ questi conforti, c trovatili, benedirà allora il Cielo di avere ispirato alle nazioni cristiane il pensiero di mantenere in Europa un solo luogo, un unico asilo per bene si prezioso; ostello riparato da queste tempeste, da queste calunnie, da questi profondi scontentamenti, da queste violenze tempestose della vita politica, nelle quali la sua inesperienza sembra oggi collocare la felicità suprema dei popoli e degli uomini. Ebbene ! colà egli si ripentirà di aver tenuto l'odierno discorso ; e questo pentimento sarà il suo castigo : io non saprei augurargliene un diverso. (Bisbiglio a sinistra.) Egli si ripentirà di avere scagliata l'ingiuria. . ... UNA vocE a sinistra. Dategli l'assoluzione. M. DE MoNTALE~IBERT. Egli si ripentirà allora di avere scagliata l'ingiuria, e perchè non dovrò io dirlo ! la calunnia contro il Capo venerato della Chiesa, contro l'oracolo vivente dei nostri cuori , delle nostre coscienze e delle nostre anime. Sì la calunnia l chè egli è un calunniar la Francia codesto supporre in lei gl' istinti ed i pcnsieri dei quali egli sì è fatto banditore da questa tribuna ; ma soprattutto è un calunniare il Pontefice, questo supporlo capace di accogliere anche per un istante il pensiero dci supplizi, delle proscrizioni, dei rigori, delle violenze che egli ha osato gettargli in viso. (Assentimenti a diritta, bisbiglio a sinistra.) Ovc son dunque codesti patiboli , codesti carnefici, codesti supplizi che egli si è adoperato di daroi ad intendere? Quando mai essi furono nel pensiero di Pio IX; e aggiungo ancora dc' suoi precessori? ( Sclamazioni a sinistra.) No ! neppure in quello dci suoi precessori da ben tre secoli. UNA vocE a sinistra. L' istoria sta là.

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