La quistione romana nell'Assemblea francese

90 LA QUISTTONE ROl\:lANA nazionalità cosmopolitica e yagabonda rhe trasmutandosi per tutti gli angoli dell'Europa, potrebbe interdirei a sua posta l'esercizio dei nostri diritti e la tutela dei nostri interessi. Oltre a ciò si gridava allo scandalo che la Repubblica romana fosse uccisa da noi, e si fremea come a delitto immane di fratricidio al vedere che una Repubblica sgozzasse una sorella. Il fatto per fermo non può negarsi , in quanto fu bene una Hepubblica che sparve dal Campidoglio; ma chi non vede qui l'abuso calunnioso drlle parole? noi non investimmo una Repubblica in quanto tale, cioè per la ragione che era Repubblica. Se la Francia fosse stata monarchica e che in H.oma si fosse intrusa una monarchia usurpatrice, io farci plauso alla distruzione di una tale monarchia romana a nome degli stessi principii e per le stesse ragioni per cui ho applaudito alla distruzione della Repubblica romana. Ciò che noi abbiamo schiantato da Roma è l'usurpazione ohe vi si era pianta1a a spregio dei nostri diritti e a pregiudizio dei nostri interessi; noi siamo andati col nostro diritto d'isLitutori e di fondatori a cacciarne gli intrusi che avevano la pretensione di spropriarci di ciò che io chiamo la proprietà indivisa della cattolicità tutta quanta. (Bravo l ottimamente!) Tolti così di mezzo i tre reclami di libertà, di nazionalità e di 1·epubblica, siccome quelli che non meritano neppure di esser tolti sul serio , per qual ragione il vostro governo non ania dovuto decidersi a ristabilire il Papa per assicurare così la pace religiosa nel mondo e nella Francia segnatamente , per raffermare l'accordo politico dell' Europa, per farci riprendere la dignità di Potenza cattolica preponderante, e da ul-

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