Giovanni Bertoni - Memoria sul lago di Quarto

ra sino al mare adriatico; nè tardò a soprastare la carestia di ciò che al cielo si chiede, del pane,funesta calamità per lafame che sì presto grandeggia, e per affannosa indocilità move le genti a tumulto. Mentre fra le agitazioni dello spirito pubblico si moderava la estrema penuria, per lo studio e coi pensamenti sontuarii del municipio, retto in quel torno da vigilantissimo e benemerito magistrato, il N. U. signor marchese Luigi De' Calboli Paolucci, sua Eccellenza Reverendissima monsignor Antonio, poi cardinale Benvenuti prolegato, volgendo l'animo ad impensato soccorso,me spedù1a, qual'ingegnere pontificio, in quelle alture dell' Appennino , per tentare con modi straordiBiblioteca Gino Bianco

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