Edmond About - Il governo pontificio, o la quistione romana

!67 scono apertamente l' agricoltura , ma l'incuorano a grandi spese , nè credono gettare il danaro dalla finestm. Ben sanno che donare t>,OOO lire all'inventore di ben adatto coltro gli è impiegare picciol . capitale ed enorme interesse. Il reame ne approfitterà, c i loro figli saranno più doviziosi: ma il Papa non ha figli; cd ama perciò seminare nella Chiesa per raccorre in Paradiso. Non potrebbe almeno coadiuvare cotesti poveri campagnuoli che dannogli a vivere? Uno statistico di grande ingegno c lealtà(!) ha dimostrato che nella Comune di Bologna le proprietà rurali pagavano !60 lire d'imposizione per !00 lire di rendita imponibile. H fisco, non contento ùi assorbire tutto il reddito , rosicchia ogni anno un pocbctto del capitale. Che vi pare di cotesta moderazione? Nel !8t>t> l'uva era attaccata dalla malattia, dovunque. I governi sollevarono con ogni sforzo i proprietari sventurati. Il cardinale Antonelli profittò dell'occasione per gravitar sulle uve con un'imposizione di ! ,862,t>OO lire. E siccome non v'era uva per pagare, cosY quella cadde sulle Comuni . Or, qual fu più terribile flagello, la crittogama o il cardinale Antonelli ? Non certo la crittogama, che è sparita, mentre il cardinale è rimasto. Tutti i grani raccolti nell'Agro romano pagano un diritto fisso di 2 scudi c 2[10 per ntbbio. Il rubbio vale, in media, 8 o iO scudi. Gli è dunque almeno <12 OtO, che il governo preleva sul ricolto. Sembravi imposizion moderata? Vi ha più del doppio della decima: ed eccovi in qual maniera sono coadiuvati i produttori del fromento! (1) (( Il debito pubblico degli Stati romani, p el marchese l. N. Pepoli. Torino, 1858.

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