Francesco Maria Torricelli - Della morte del conte Giulio Perticari

6 di molte speranze in veggendolo affatto lil:>ero di quella febbre, che per tanti giorni inut a mente avevano i Medici con ogni guisa di farmachi combattuta. N è so, se di questa vittoria si dovesse saper grado alla miglior eur azione, o piuttosto fosse da lusingarne la gentilissima Figliuola di Lf'i, che volle racconsolare di sua presenza l' infermo consorte , il quale più assai di se stesso ., e perdutissimamente l'amava. Ma non già con la febbre si era dileguato ogni male; che anzi a tutti . l)area 1neraviglia, che l ' antico vigore in niun modo in quel corpo languidissimo si ristorasse ., e senza cagione che ne apparisse tutte le vitali forze in un con le carni si consumassero. E tant' oltre per isfinimento così Jnortale ogni cosa traboccava nel peggio, che lo stomaco più non pativa alimento, nè quasi altro rilnedio a ciò volea opporre· l'infermo, che il non cibarsi; sì che · per natural lPgge col prolungarsi dell'inedia le infermità di

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