Francesco Maria Torricelli - Della morte del conte Giulio Perticari

t5 tomi .io, -che intentamènte lo mirava; ch'egli era morto, !asciatomi cader sopra q~ella caris·sima salma ,ne baciai la mano con grande a 'Tetto, e poi , non sapendo p i ù oltre res tarmi ove più non viveva l'amico~ preso immediatamente congedo cl al Conte Cassi, men venni fra le domestiche n1ura a piangere la perdita di tant'uomo, che t eneramente, e, com' egli soleva dirmi, santamente mi amava. Dovrei forse., veneratissimo Signor Cavalier e ., rivolger ora la lettera ad alcun uffizio di consolazione verso di Lei , e sebbene in additandole io le fonti de' conforti della filosofia , parrebbe quasi che r ecar volessi alcuna poca stilla nel 1nare di tutto il senno, pure mi sento sl vivamente trafitto dalla pietà. del suo dolore, che se 'l potessi, lo pregherei con la mia debol e voce a non abbandonarsi dell' animo ., e ad opporre a colpi della morte quegli alti p ensieri ., ne' quali s' acqueta il vero sapiente . Se non che le ..

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