Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- LXXII - popolo vi manda tutti al diavolo? In verità, il popolo italiano ha dimostrato di essere un popolo tre volte buono, se sottoposto ad un trattamento ·così dissennato, non ha fatito, a guerra finita, una stragte di tutti noi, che lo avevamo trasc~nato nella guerra, e - secondo lo stesso Ministro, autore della guerra - non avevamo saputo estrarre dalla vittoria la pace che gli era neces- . sarta. Ora nella crisi di malcontento, che la così detta ((vittoria mutilata)) produsse in Italia, in quel 1919, in cui tanta gente in I tali a era fuori di sè, - noi bissolatian i dicemmo una parola di ottimisn10, di equilibrio1 e di calma. Mentre molti si disperavano come perduti, perchè non ottenevano la Dalmazia, noi continuammo a ripetere che queHa perdita non era una disgrazia, era una for,tuna. Se alcun!e migliaja di giovani, in quei mesi di turbamento universale, non perdettero la fede nell'avvenire, mantennero sempre vivo e netto il senso della vittoria, non si buttarono nè al bolscevismo di Bornbacci nè a quello di D'Annunzio, quies,tofu - limitato purtroppo in estensione, ma non trascurabile - l'effetto dell'opera nostra. Del servigio cos.ì reso al nostro paiese, ci sentiamo e ci senti1,emo sem.pre orgogliosi. Come pure di un altro servizio, che è ben m.aggiore : av.er•e dimostrato che anche il nostro paese può produrre un gruppo di uomini, capaci di resistere per tempo non breve alle minacce d~i neimici, all'abbandono degli amici, alle calunnie dei n1alvagi, allo scherno degli sciocchi, rimanendo fedeli ·al culto della verità e alla voce del dovere. G. Salvemlnl. Biblioteca Grno Bianco

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