' - LXYI - ebbe la facoltà di mandare la Grecia in Asia Minore a rompersi i1l collo in luogo dell'Italia. - Quanto alla esiguità degli acquisti coloniali in Africa, la vera questione coloniale del popolo italiano è quella della emigrazione: e questa non si risolve con l'acquisto di territori africani. Uno fra i n1assi1ni delitti di Sonnino consiste nel non essersi curato di questo vitale nostro proble:ma in nessuno degli accordi per la guerra e per la paoe. Ma cli questo delitto nessuno di coloro, che più sono rimasti scontenti del Congresso di Parigi, si è 1nai accorto e lamentato. -·- Quanto alla questione adriatica, essa~ a furia di provare e riprovare, di qua e di là, ha finito con l'essere risoluta, su per giù, come era ragionevole e necessario. E rin1ane sempre, è rimarrà co1ne resultato della guerra, lo. sn1emhra'tnento dell' Astria. N on1 più al nostro oriente ci m'inaccia una potenza di 50 milioni di abitanti. Confiniamo nell' Adriatioo con un Regno di I 2 m,ilioni, che ha più interesse a coltivare la nostra an1icizia contro il pericolo tedesco-magiaro-bulgaro, 1 che: · a respingerci verso i st11oinemici con una politica pre- . . ccncetta di ostilità. Se si oonfronta la situazione della Francia con quelJa dell'Italia dopo la guerra, si deve con!ohiudere che l'Italia ha vinto la guerra, assai più che la Francia. Noi., infatti, non abbiamo più da- teme·re l'Aus,tria, che è stata fatta a pezzi, i quali pezzi si paralizzerebbero a vicenda in caso di guerra; la Francia invece si trova sempre a dover fronteggiare la n1assa com- .patta. della Germania, ed ha perduto il contrappeso, che le dava l'alleanza della Russia, e non riesce a sostituirla con la costruzione, piuttos,to gelatinosa, della Polonia. E via via che, la Germania si riorganizzerà, e alle spalle Biblioteca Gino Bianco
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