Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I \ I • - LVI - volte da una certa nebbia, propizia alle contestazioni e alle manovre bilaterali del dopo gU\erra. E con la Germania non del tutto schiacciata, e con' l'Austria non de1 I tutto sm1 embrata, l'Italia:, accresciuta dalla vitto,ria, avrebbe ben potuto ricoSitruir•e la ~cchia Triplice, su basi :µ-i.igliori,per garentirsi di fronte alla Francia e all'Inghilterra i nJuovi domini colio 1 niali. Pericfiò la guerra fra l'Italia e l'Austria non dov,eva essere accon1pagnata da nessun impegno pel dopo g:uerra. Non doveva avere nessun legamie essenziale e perman~nte con la guerra fra la Triplice Intesa e gli Imperi centrali. Era una guerra locale per la interpretazi\One dell'art. VII della Triplice, che si sviluppava accanto alla guerr~ generale. Era « la nostra guerra)), carne di1c:e- , vano i nazionalisti -~-i .propagandisti ·sonniniani. Realiz- , zato il progratn1miadella« nostra guerra)) verso l'Austria, , il Governo italiano avrebbe provveduto con piena libertà d'azione agli altri << interessi 111azional)i). L'Italia. era , run' « alleata provvisoria » d~Ua Intesa antigiermanica : alliée pour le momen.t, come dioeva a P·ar.igi un nostro , diplomatico. SonninlO era uscito dalla ·Triplice Alleanza per andare all~ Triplice Intesa, ma si era --f~rmato a m1 ezza strada fra l'Allea?za e l'Intesa. Faceva la guerra riservandosi di ritornare, il giorno dopo, amico dei nemici, nemico degli alleati. Ecco perchè la gu~rra fu dichiara1 ta alla sola Austria, e non alla Ger'mania, fino all'estate del 19 I 6, cioè fino a quando, mancata la rapida vittoria, anzi sopravvenuta l'o1 ffensiva austriaca nel Treptino, bisognò sistemare un po' ·meglio i ra,pporti fra l'Italia e gli alleati. Ecco prechè, alla vigilia della dichiarazione di guerra ... . \ I Biblioteca Gino Bianco

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