Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

. \ - L della Czecoslova:chia, · pres-entava, all' on. Orlando una memoria, in cui proponeva una intesa, rin1novabile nel giorno della conclusione della pace, fra il Governo ita- . \ liano e il Gov,erno czeco-slovaco, sulle seguenti, basi: a:) alleanza militare; b) mutuo appoggio alla Conferenza della pace di fronte agli Imperi Centrali ; · e) preparazione immediata di progetti per la coo- 1 ~ • 1 perazione economica italo-czecoslovaca nei Balcani ; d) preparazione delle n:orme, che- avrebbero dovuto regolare le comunicazioni ferroviarie . fra il porto di Trieste e la Czecoslovachia, la Polonia, la Russia; e) azione comune nel problema danubiano; .f) accordo per la fornitura del carbone boemo all'It'1Jia; g) aiuto finanziario dell'Italia al Gorverno czecol slovaco. i 1 ' , I ~d:a come il Benès spiegava in questa me1noria, occorreva fare u.no sfora o dì im,maginazione per pensare fino da allora quel che sarebbe stata, l'Eùtropa orientale \ . alla fine della guerra,, e prepararsi ad affrontarne i pro,.. blen1i ,con metodo 1sicuro. L'ingegno, in politica non meno _che in tutte le altre att~vità teoriche e pratiche, è fo_rmato solamente in parte dal sensç> delle realtà . ' . conosciute, e ini proporzioni assai note.voli anche da!- 1' imm·aginazione delle realtà latenti e pr'ohabili. Richelieu, Cavour, Bisnlarck erano uomini di grande imma- . . t g1naz1one..... \ . . 1 L'on. Orlando aveva molte lagrim,e e po:ca immaginazione. Ancora il 3 ottobre 1918, mentre gli si parlava dello smen1bra.men:to delFA.ustria-Ungheria, spa- > I Biblioteca Gino Bianco

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