Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- XLVI - sa.va che le forze italiane avrebbero attiratro più truppe austriache se fossero andate i11-Serbia a collegarsi con ' · gli alleati_, che se fossero ri1 m·aste nel difficilissimo settore del Carso; qui, al'leggerita _la pressione. austriaca dalla guerré\ balcanica, lui, Cadorria, avrebbe votuto assalire con :migliori risultati ( 1 ). Sonnino si oppose ' ener-gican1ente : la· Serbia non era alleata, er·a nemica: • ' I sarebbe stato Uinerrore aiutarla. Lo Stato Maggiore: della Marina trovo che tecn.icaimente il _trasporto delle truppe e~~aimpossibi,le (ne traspo,rtò in:Vece in Afbaniç1; e più - tardi furono tr·asportate assai più truppe in M'acedonia da tutta l'Intesa). Gli stessi Serbi diffidavano degl'Italiani, e n~n ne accettavano l'aiuto. Il Patto di Londra produceva appuntino tutti gli effetti preveduti _da Bissolati. Quando la Serbia fu sc1 hiacciata, ·allora Sonn1ino , " consentì il salvataggio delle reliquie: era un. beneficio verso ne,mici, ch,e •egli credeva divenuti innocui ; e il beneficio poteva essére invocato per esigete dai benefi- . cati l'accettazion,e del Patto di Londra, e poterva e~.ser'e loro ·rinfacciato se non avessero· chinata la teista. Ma la disfatta della Serbia fu salutata come una buona f ortu.na dai nazionalisti italiani : · .non vedevano che più gli austriaci avanzavano verso Salonicco, più la strada \ ' . versid Tri 1este diventava difficile ·e sanguinosa per gli italiani. Ogni insistenza di Bissolati perchè ,Sonnino ascoìta.sse le proposte di Supilo, di Tru'm.bich, degl,i I altri esuli jugoslavi., cadde nel vuoto. La stampa ispirata dalla Consulta aveva una sola parol 1 a d'ordine, (1) GATTI, V om-ini e folle di guerra,,. Milano, Treves, 1921. / pag. 106-107, Bibliotéca Gino Bianeo

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