Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- LXII - I ' , pli,ceIntesa, oppure una vera e propria solidarietà attiva, ' ' in più della ne.utr;alità, coi Gò1vernidegl'Imperi e.entrali. Probabiln1ente le ofterte più larghe ·sar-e 1 bberio venute , d,agl'Im.peri centrali, ·i ·quali . avrebbero potuto fare m~ggiore sfoggi o •di generosità a spese della Triplice Intesa. l' imperialis·mio triplici sta sarebbe ritornato a galla attraverso questa nuova procedura. . I Ma il forfait irredenti~ta andò a monte, per la intrattabilità che f rancesco Gi'UJseppe tutti i gorvernanti austria~i.•dimostrarono in ognj questione, che riguardasse la froi;itiera austro:-italiana. , Quando dovè abbandonare ogni speranza di accordo con gli antichi alleati, al principio del ·marzo 191~, Sonnino iniziò ·. 1e trattativ,e ·coi Gorverni della Triplice Intesa. E le conchiuse, il 26 aprHe I 9 I 5, col Patto di Londra. , I • . 'San Giuliano si fermava al Quarnaro, e vagheggiava un accordo diretto col Governo di Belgrado. Sonnino, come premio dell'interVtento, domandò chei la· Tripli.ce Intesa gli g~ren,tisse; a spese dell'Austria, il Trentino , italiano, l'Alto .c'\dige tedesco, la .Venezia Giulia fino ' a Longatico e fino alle porte di Fiume:, la Dalmazia , fino al Narenta e quasi tutte le, isole dell'Adriatic,o. Era il. program,ma impo~tato in _Italia dagli agenti degli· armatori triestini nella seconda decade del settembre •1914, dopo la battaglia della Marna, ed adottato alla cieca dai nazi,onalisti e dallo Stato Maggiore della lVlarina. Cadorna era contrario ad ;01gnié;l,Cquisto sulla terraferma dalmatica. Sò1 nnino non lo consultò ~ ' mai s.u q,uesto soggetto ( I) : raccattò pari pari il program'.ma dei nazio~alisti ~ degli armatori triestini e lo Biblioteca Gioo Bianco

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