Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

- '.XXXI - antigermanico, gli elementi confusionari deU'intcrve·n- · tismo non potevano non riconoscere in luj il loro condottiero nàturale : lo seguirnno nella guerra; lo seguirono niel dopo guerra; hanno dato ·al fascism'o Ioi stato maggiore ~ i quadri. E se la gesticolazione rumorosa e incoordinata è rivoluzio,ne, questi interventisti furono aertamente rivoluzionari. Ma non era~o democir~tici. Lo sviluppo degli . avvenimenti ha dimostrato che la loro ·mentalità era un sottoprodotto delle' ideoli01gie nazionaliste, dissimulato con ,etichette convulsionarie. E anche sie nei primi tempi si strinsero· intorno a Bissolati, e anche se oggi vanno ad inaugurare·· i monlU,menti a Bissolati, non per questo è lecito confonderli con Bissolati: Gesù Cristo non è Giuda Iscariota. Con seguici di questa razza, Bissolati poteva andar• poco lontano ! \ IV. L' Interventismo di san Glullano. I Un'altra maniera di intervenire niella guerra sarebbe stata quella del Ministro degli esteri, on. di San Giuliano. San Giuliano era stato un tripHc:ista convinto. Tutto quanto era possibile fare per consolidare l'alleanza con · gl'Ill):peri centr~li egli lo aveva fatto fra il 1909. e il '14-. Era un assetato di conquiste coloniali. L' im,perialis1mo triplicista contro la Francia e c:ontr{)il'Ingll.ilterra sarebbe stato la sua politica estera ideale. Sotto i s.uoi auspici e con gli aiuti governativi, i nazionalisti italiani si Biblioteta Gino Bianco

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