Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

1 - XXVIII ste1 nza alla politiea di C1emenceau e di Lloyd George, _:_ prfona che il Presidente Wilson tagliasse· i wnti, pubblicando il fa~ioso messaggio, - quando il nostro popolo aveva il senso della vittoria, non ancora sabo-. tato,. depresso, sperperato negli errori .mostruosi e nelia att~sa -esasperante delle trattative pai:igine, - quando la Jugoslavia attraversava 'la prima.,· più difficile, fase della sua formazione, e non si era ancora, bene o maile, asse~ I ~ stata, senza di noi, contro di noi~ - quando ·l'Italia I non -era ancora disorganizzata dalla · crisi del dopo I guerra?. Ecco una serie di domande, a cui nessuno potrà mai rispondere. Questa ·è la · debolezza di ogni discussione: politica: non si possono confronta.re i res11:ltati della azione, che non è stata fatta, con quelli dell'azione, che ~ , ' stata fatta, per yedere se sono m1igliori o peggiori ; si · 1 . . può sempre dire che sie· i resultati ottenuti dall'azione realmente con1piuta sono stati cattivi, quelli dell'azione ipotetica sarebbero stati anche peggiori ;. si può discuter:e .all'i1nfini'to su quel che sarebbe avvenuto, se le cose fossero andate diversamente-, perchè in .queste . costruziqni ipotetiche ~)gnuno mettei ciò ~he fa p~ù co:- modo al ,su.o amo~ proprio di profeta. . . Questo; però, nessuno, trediamo, potrà negare: che J i nostri,« realis,ti )), quando uscirono dal sile·nzio impac- ./' ciato imposto loro da:111-disfatta di Caporetto, e . ripreser0 il sopravvento nella politiça e1stera italiana., non raccolsero nel Congresso della pace- che disastri : tutti i disastri, non uno eccettuato, che i bissolatiani avevano preveduti. A.hbattuti da questa Caporetto diplol'natica, come erano stati abbattuti altra volta dalla Biblioteca Gino Bianco \

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