Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

I I t ' - XXII Fra queste ,t,erre miste, la Venezia Giulia dovev~ indubbiamente passar:e · al di qua della nuov~ frontiera 1 italiana; nonostante che mescòlati con gl~Italiani vi ·abi- , tassero, altrettanti Slavi, ,è,he erano po,rtati dal lorb sentimento nazional~ a gravitare· v,erso la Slo:venia · e verso la; Croazia. P·er 1<endere meno penoso a questi Slavi il distacco dai loro centri nazionali, occorreva . , prom·ette~ loro, e poi mantenere, piena libetrtà di coltura nazionale e .perfetta eguaglianza giuridi,ca con gl'Italiani : la libertà può rendere ileiggera e far accettare . col , tempo la divisione dalla nazionalità. :rv.J~ la nuova f ronti.era. ita]iana doveva fermarsi al Quarriaro. Oltrepassare Fiume, - domandare anch_e la Dalmazia, significava oolpire al cuore tutta la popolazione serbo- ,- f , I · croata, che si stende da ~ussak ad Antivari Sàre~be I ' stato come se· la Francia ci chiedesse la Liguria, o la , Toscana, o il Lazio. Sarebbe stat.o tr_as.formare l1 a guerra I .austro-italiana in• una guerra d'indipendenza degli Slavi ' ( . ' del Sud contro l'Italia sotto il patroci 1 ni,o della Casa d'Austria. Avremmo offerto noi alla Casa d'Austria u;h magnifico terreno di propaganda anti-italiana, di reclutamento militare e di c.oesione imperiale, inv1ece di a.:-tti- 11 \ rare verso di noi' i suoi soldati slavi e di disgregare, la sua compagine militare. Avremmo dichiarata la 'gue,rra, e nello stesso tempo .avremm,o aumentato al ne;m:ico le forze per la difesa e· per il contrattacco. Avremmo re1 s0 anch.e estremamente difficile, se non addirittura impossibile, ogni ,coordinazione fra l,e· nostre operazionli militari e· quelle delle forze serbo-montenegrine: come p1r(- tendere che i Sierpi si battessero a fondo contro le forz, ~ austro-ungariche, in collegamento con !~esercito italiano, · I Biblioteca Giri10Bianco • I J ' :I

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