Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

,, I ' l / - 119 - ' ' Noi, o meglio i sapientoni della << Dante Alighieri >> [e il non mai abbastanza lodato comm-endatore De, MarI , tino, consenziente l' on. Sonnino], abbiamo mandato in , giro per il mondo i signori Tamaro, Cippico e Dudan · a proclamare a destrq1 e a sinistra che non esiste fra gli Slavi del sud nessun sentimento nazionale unitario, / che i croati sono tutti austriacanti e non vogliono saperne di unirsi alla Serbia, chP la differenza di religione scava fra gli uni e gli altri un fossato non colmabile! E ora ci meravigliamo sè questa propaganda italiana - di suicidio ha fatto ,la sua strada fino a Wilson e a Lloyd G~orge, e vieta loro- di parlare sic e:t simplicite-r dello sme1nbramento dell'Austria. Noi facci'am'o come · chi, avendo bombardato una casa con un 420, si disperi per trovarla poi ridotta a un mucchio di rottami. Invece di protestare contro gli altri, affrettiamoci a mettere giudizio ·noi stessi ! .• : Bisogna che gli esuli czecho-slovachi e jug9slavi, run1eni, polacchi e italiani · si mettano a lavorare tutti ! d'a-ççordo per convincere l'Am'erica e l'Inghilterra che sono -i popoli d'ell'Austria a volere la fine della dinasti~ degli Absburgo e la co1npleta indipendenz~ dai tedeschi e dai magiari. Gli esuU czecho-slovachi hanno capito fino dal prin- · cipio questa ne~essità, e hanno fatto una campagna di propaganda magnifica in questo senso. Ma. l'opera loro r staita annuUata, finora dall'op,era degli vtaliani e degli jug,o-sla1,tÌ. E' urgente eh~ italiani e slavi abbanqonino una buona volta là illusione di potere approfittare della guerra europea per sopraffarsi· nell'Adriatico orientale. E' urgente che sn1ettano di farsi sprezzare gli uni e gli .Biblioteca Gino Bianco \ /

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