Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

,I ' - 116 - b) perchè è voluto dai popoli dell'Austria, e l'In- , tesa ha interesse a secondare queste tendenze democratiche. , La differenza può apparire, a prima vista, sottile; ma è profonda. Chi chiede lo smembramento dell'A1:1stria partendo dal prin:iocon_cettp olitico, si espone all'accusa di imperialismo. Solo chi assume il secondo punto di vista, è nella autet;itica tradizione democratica. Questo è quanto dire : ,che un uomo di Stato di un paese democratico ... sul serio, il quale parlando del 'pro- . ' blema austriaco voglia sfuggire al sospetto di voler fare dell'impetialismo, non può adoperare che la seconda formula, e SCél:rtarerisòlutamente la prima. Parlando come hanno parlato, Lloyd George e Wilson_ · hap.no ottenuto inagpificamente il resuìtato che si proponevano. I laburisti inglesi si sono sentiti rassicurati, e sono I ritornati incondizionatamerite a riconoscere la ' necessità di intensificare la guerra. Finanche i deputati socialisti nostrani hanno dovuto riconoscere, per quanto · a de~ti ,stretti, che fra il programma Lloyd George- \Yilson e il programma Kiihlmann-Czernin, il primo è indiscutibilmente. preferibile, dal punto di vista di una pace· giusta, al secondo. Da tutto questo dobbiamo conchiudere che abbiamo motivo di essere contenti come pasque, e che nessun pericolo ci vi~ne rivelato dalle dichiarazioni di Lloyd George e di Wilson? No davvero! Se Lloyd George e. Wilson, anzi che parlare sic et sin1pti:citer di « smembramento )), hanno -parlato di « effettive autonomie democratiche)), questo è dipeso dal J . Biblioteca Gino Bianco

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