Gaetano Salvemini - Dal Patto di Londra alla Pace di Roma

, -p8- / v·'è invece una soìuzione, che concilierebbe i legittimi I interessi di Trieste e di Fiume: e sarebbe una convenzione ferroviaria ie doganale aggiunta al trattato di pace, secondo la quale le linee f erroviar_ie, che uniscono Trieste ' e Fiume coi loro rispettivi retroterra, sarebl:>ero poste sotto ·.un'amministrazione mista, e le tariffe portuali, ferroviarie ~ dogana.li sarebbero accomodate in maniera ,, da escludere qualsiasi rivalità tra i due porti, distribuendo le terre retrostanti tra i due centri di traffico . secondo la naturale zona d'influenza di ciascuno. Un altro punto, che va regolato alla Conferenza ,della Pace, è quello del transito e delle tariffe tra il territorio italo-sloveno e la Boemia indipendente, attraverso la zona tedesca che continuerà a interpor~i fra la Slo- , venia e la Boemia. Una Boémia politi'Camente indipendente, che godesse libero transito. verso Trieste, non sa- , rebb~ costretta a servirsi, per tutti i s-uoi bisogni, della via .dell'Elba e dei porti del nord; contribu~rebbe ajla ·· prosperità del pòrto di Trieste e del commercio' adriatico, e sarebbe l'alleata naturale degli Jugoslavi e degli Italiani. Inoltre sarebbe- necessario che le comunicazioni ferroviarie tra Trieste1 , la Slovenia e la Boemia, che attraversano l'Arciducato d'Austria, fossero poste sotto un'amministrazione mista di Jugoslavi, Italiani, Tede.: schi e Boemi. E rimarrebbe da vedere se non possa esser conveniente istituire, nel porto di Trieste, zone specialmente riservate alla Slovenia, all'Austria e alla Boemia, analoghe a quelle che la Sei:bia ha ottenuto a· Salonicco nel 1913. Biblioteca Gino Bianco

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